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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2013 alle ore 18:31.

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Costi e tariffe troppo elevati, procedure burocratiche per le autorizzazioni lunghe e complesse, valori e parametri più restrittivi, prescrizioni per i controlli più onerose. La ricetta di Confindustria per portare la nostra politica industriale al passo con l'Europa in tema di prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento (Direttiva Ippc 96/61/CE, le cui disposizioni recepite e modificate negli anni sono poi confliute nel testo unico ambientale Dlgs 152/2006), e in particolare di Autorizzazione integrata ambientale, punta al superamento del gap che ci divide dagli altri paesi europei. Introducendo i correttivi necessari nel decerto che dovrà recepire la direttiva 2010/75/Ue che introduce nuovi parametri e l'applicazione delle Bat (Best Available Techncs). Perché nel panorama comunitario gli squilibri sono rilevanti come evidenzia lo studio compartativo dell'associazione degli industriali e l'Italia resta indietro. Ed è su questi squilibri che occorre intervenire.

I tempi per il rilascio dell'autorizzazione: in Italia possono servire 5 anni
In riferimento ai tempi di rilascio delle autorizzazioni in Europa la situazione è molto variabile, ma certo l'Italia è il fanalino di coda. E è il Paese che richiede maggiore risorse e impiego sia da parte istituzionale che industriale. Per il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali ci vogliono tra i 14 ai 21 mesi sebbene la norma di recepimento della direttiva Ippc preveda un termine massimo di 150 giorni, ma in alcuni settori come la chimica le tempistiche per il rilascio dell'Aia hanno superato addirittura i 5 anni come pure nel settore termoelettrico per cui, in alcuni casi, non si è ancora ottenuta la prima Aia a fronte di domande presentate, in base al calendari nazionale, a fine 2006 inizio 2007. Anche nel caso delle cementerie si è registrata una tempistica media per il rilascio delle autorizzazioni di circa 3 anni.

Tempi ben diversi in altri Paesi
Un tempo enorme se si pensa che in Belgio e in Austria le tempistiche per il rilascio dell'autorizzazione possono variare da 1 a 12 mesi. In Francia il tempo previsto per legge è di 8 mesi anche se nella pratica mediamente le istruttorie hanno registrato una durata di circa due anni. In Germania la legge prevede che il rilascio debba avvenire in 7 mesi ma le autorità competenti, costituite dai singoli Laender federali, possono estendere il limite di tempo per ulteriori 3 mesi. Di fatto, le tempistiche per il rilascio dell'autorizzazione possono variare da 7 a 12 mesi. Nel Regno Unito i termini per il rilascio di una nuova autorizzazione variano a seconda delle "Home Nations" ma comunque vanno da un minimo di 4 mesi ad un massimo di 6 mesi per gli impianti nuovi e 9 mesi per gli impianti esistenti. Veloci anche Danimarca e in Finlandia mediamente sono necessari 6 mesi.

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