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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2013 alle ore 13:40.

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Beppe GrilloBeppe Grillo

"Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20% o il 25 o il 30%": è una delle frasi a effetto che Beppe Grillo sfoggia in un'intervista a Time. Il magazine Usa presenta ai suoi lettori "il comico canaglia diventato kingmaker". "Il più grande vincitore delle elezioni italiane", scrive Time, "si è rifiutato di negoziare con la vecchia guardia che considera alla radice dei problemi dell'Italia". Nell'intervista parla di "dissoluzione dei partiti". Dà il merito del suo successo a Internet. E non manca di scherzare sul papato.

Grillo dice di volere sostituire i partiti con "cittadini, informati, onesti, cittadini trasparenti, che fanno il loro lavoro con passione". E che vanno a casa dopo due mandati. "Non ci sono soldi né carriere in questo movimento". Il Movimento Cinque Stelle ha avuto più voti di ogni altro partito, 8,7 milioni. Ma Grillo ripete di non volere cooperare con i partiti politici: "Fanno mostra di essere l'uno contro l'altro, ma sotto sotto, sono la stessa cosa. Destra e sinistra in Italia hanno sempre fatto finta di combattersi. Ora gli accordi che hanno fatto nell'ombra per 20 anni devono farli alla luce del sole. E se lo fanno sono morti. Politicamente morti. E così scaricano su di me la loro infelicità politica, la loro disintegrazione, dicendo che sono io che non formo il governo, che creo instabilità. Ma io non posso discutere con loro". Time chiede a Grillo perché non accetta l'offerta del Pd di lavorare a misure contro la corruzione e i costi della politica. "Loro parlano di trasparenza dei partiti. Noi parliamo di dissoluzione dei partiti. E' differente. Wellington e Napoleone non possono trovare modo di cooperare. Noi siamo qualcosa di diverso".

"Cosa le dà l'autorità per negoziare o no con il Partito Democratico?", chiede Time, ricordando le accuse di essere antidemocratico e di fare scelte senza consultare i neoeletti. "c'è una regola nel nostro movimento. Non facciamo accordi con i partiti. Chiunque abbia aderito al nostro movimento ha accettato questo… Non c'è niente da decidere". Per rilanciare l'Italia, Grillo dice che c'è bisogno di "un forte segnale": "Mandateli tutti a casa. Chiudete i partiti, prendetegli i soldi, immediatamente. Il lancio d'urgenza di un reddito minimo garantito. Due o tre operazioni, leggi contro la corruzione i conflitti d'interesse, separare le società finanziarie dalle banche".

Time chiede come mai le proposte di cui più si parla – la nazionalizzazione delle banche, il referendum sull'euro, il fare default sul debito – non sono nella piattaforma del partito. "Dobbiamo ancora discuterne. Poi le scriveremo nel programma. Dateci tempo. Io propongo un'idea di base. Nonè un piano politico. E' una visione del mondo. Non si tratta di sostituire una classe politica con un'altra. Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20% o il 25 o il 30%. Quando il movimento arriverà al 100%, quando i cittadini diventeranno Stato, il movimento non avrà più bisogno di esistere. L'obiettivo è di auto-estinguerci".

Sull'euro, Grillo dice: "Non ho mai detto di volere essere dentro o fuori dall'euro. Ho detto che voglio un'informazione corretta. Voglio un piano B per la sopravvivenza nei prossimi dieci anni. E poi, con un referendum decideremo. Dobbiamo sapere quali sono i costi e i benefici". E sul rischio di risvegliare "forze oscure", Grillo afferma: "Tutto ha avuto inizio in Italia: il fascismo, le banche; noi abbiamo inventato il debito. Anche la mafia. Se non scoppia la violenza è perché c'è il movimento. Se noi falliamo andiamo verso la violenza nelle strade perché metà della popolazione non ce la fa più".

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