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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2013 alle ore 13:45.
Un'appassionata lettrice della "Costituzione Italiana" quale la neo eletta Roberta Lombardi capogruppo M5S alla Camera non dovrebbe stupirsi del clamore per una sua affermazione sul fascismo come scrive nell'ultimo intervento sul suo blog: «Rimango allibita dalle strumentalizzazioni in atto su una frase estrapolata da un post sul mio blog». Sull'episodio ci sarebbe poco da aggiungere e tanto meno da ritornarci sopra se non fosse per il fatto che poi nel "post scriptum" riporta incompleta, tagliata della parte più controversa, la frase che ha fatto discutere.
Mentre vengono ribaditi i giudizi negativi sul fascismo in relazione a CasaPound, viene invece omesso il giudizio lusinghiero sull'ideologia del fascismo «che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e tutela della famiglia». Una omissione che sa di implicita ammissione per un giudizio storico revisionista dato senza voler essere «una apologia ma soltanto un'analisi storica sulla prima fase». La questione da sollevare non è soltanto sul tentativo di rivalutare il fascismo, non è la prima volta che avviene e non sarà certo l'ultima. L'ultimo a fare un'uscita del genere è stato ieri il sottosegretario uscente all'Economia Gianfranco Polillo «il fascismo ha fatto delle cose bene e delle cose male, queste ultime a partire dal 1935».
In questione è lo stile della neo eletta che ricorda quello di certi politici delle precedenti legislature, famosi per certe dichiarazioni-ritrattazioni e abili a invocare «l'uso scorretto e strumentale» del proprio pensiero. Del resto ricorrere in extremis all'argomento delle forzature di frasi estrapolate dal contesto ad opera dei media è la stessa linea difensiva del neo eletto del M5S Matteo Bernini dopo la gaffe «ci controllano con microchip sottocutanei».
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Insomma ancor prima di entrare a Montecitorio certi comportamenti vengono adottati da parte di chi dovrebbe rinnovare lo stile "sotto formaldeide", così titolava il post controverso della grillina , della politica italiana. Va detto che la Lombardi, romana di 39 anni, non è certo una storica di professione ma si presenta nei suoi profili ufficiali come «mamma di un bimbo di quasi un anno e attivista 5 stelle da sei anni oltre che laureata in giurisprudenza con corso serale post laurea in Sviluppo manageriale alla Luiss Management». Ha fatto e cambiato molti mestieri, ha iniziato a lavorare all'età di 19, dalla babysitter all'organizzatrice di eventi e gare sportive. L'ultimo, prima di passare parlamentare, come collaboratrice di un'azienda che si occupa di arredamento d'interni per clienti top spender, i ricchi emiri e gli oligarchi russi, un'attività volta «a portare il meglio del nostro paese in giro per il mondo». C'è da aspettarsi che continui a farlo anche da politica tralasciando certe peculiarità della casta coerentemente a chi vuol sentirsi definire «più che onorevole onorata di rappresentare gli elettori».
Da "capogruppo pro tempore", tra tre mesi avvicenderà l'incarico, così come il suo collega Crimi al Senato, una novità per il sistema rigido parlamentare, vuole mettere al servizio dei suoi colleghi parlamentari e magari del Governo le sue competenze di logistica e trasporti da lei dichiarate nel meetup di Roma.
Come da "programma M5S" vuole promuovere l'insegnamento della "Costituzione Italiana", tra le sue letture preferite: suggeriamo una certa attenzione e cautela per gli articoli relativi al fascismo.
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