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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2013 alle ore 06:41.

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Con l'occasione, l'Italia ha informato il Governo indiano che, stante la formale instaurazione di una controversia internazionale tra i due Stati, i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non faranno rientro in India alla scadenza del permesso loro concesso.
Una fonte diplomatica indiana all'Onu ha rilevato che la giurisdizione per l'episodio del Kerala è indiana mentre il ministro degli Esteri indiano, Salman Kurshid, ha dichiarato che «non sarebbe bene reagire ora» alla notizia che i marò resteranno in Italia.
I due fucilieri si sono rallegrati chiedendo di continuare a fare il loro lavoro, impegno che viene assicurato dal ministro della Difesa Di Paola. Soddisfazione nel mondo politico soprattutto nel centro destra con Alemanno, Polverini e Crosetto.
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LE TAPPE
15 febbraio 2012
Due pescatori indiani, Valentine Jalstine e Ajesh Binki, vengono uccisi da colpi di arma da fuoco a bordo della loro barca al largo delle coste del Kerala. Della loro morte vengono accusati i due marò in servizio anti-pirateria sulla petroliera Enrica Lexie, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che però sostengono di aver sparato in aria come avvertimento. Inoltre, il fatto sarebbe avvenuto in acque internazionali a Sud dell'India
25 maggio
Dopo aver passato quasi tre mesi nel carcere di Trivandrum (sebbene in una struttura separata), capitale del Kerala, i due fucilieri vengono trasferiti in una struttura a Kochi e viene loro concessa la libertà su cauzione, con il divieto di lasciare la città
20 dicembre
Viene accolta la richiesta di Latorre e Girone di un permesso speciale per trascorrere in famiglia le festività natalizie in Italia, con l'obbligo di tornare in India entro il 10 gennaio. Il 22 dicembre i due marò atterrano a Roma, per ripartire alla volta di Kochi il 3 gennaio
18 gennaio 2013
La Corte Suprema indiana stabilisce che il governo del Kerala non ha giurisdizione sul caso e dispone che il processo sia affidato a un tribunale speciale da costituire a New Delhi
22 febbraio
La Corte Suprema indiana concede ai due fucilieri di tornare in Italia per quattro settimane per votare
11 marzo
La Farnesina annuncia che Latorre e Girone non rientreranno in India perché New Delhi ha violato il diritto internazionale. Roma si dice però disponibile a giungere ad un accordo, anche attraverso un arbitrato internazionale

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