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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2013 alle ore 11:38.

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«Non cediamo mai al pessimismo, all'amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno, e allo scoraggiamento»: Papa Francesco torna a incoraggiare la Chiesa a rialzarsi per ritrovare la forza di «rispondere alla sua missione» ricorrendo anche a «nuovi metodi di evangelizzazione». «Serve il coraggio», spiega ai porporati che stimola in questo «anno della fede» a rispondere «fedelmente» alla missione di sempre: «Portare Gesù Cristo all''omo e condurre l'uomo all'incontro con Gesù Cristo».

Unità della Chiesa, «doniamo sapienza ai giovani»
Papa Francesco incontra i cardinali, elettori e non, nella Sala Clementina nella prima udienza ufficiale. Questa volta non parla a braccio, come nella prima omelia, ma sceglie comunque un tono affabile e diretto e ogni tanto alza gli occhi dai fogli per aggiungere qualcosa. «Ciascuno di noi - è l'invito di papa Bergoglio - possa caminare lieto e docile al figlio divino, rafforzando l'unità, perseverando concordemente nella preghiera e testimoniando la fede alla presenza del Signore». Poi guardando i porporati aggiunge: «Metà di noi è nella vecchiaia che è la sede della sapienza della vita, doniamo la sapienza ai giovani», perché è «come il buon vino che con gli anni diventa più buono, per questo doniamo ai giovani la sapienza della vita».

Il grazie a Ratzinger «per suo gesto umile e coraggioso»
Prima di esortare i porporati - che chiama più volte «cari fratelli» - Papa Francesco ringrazia i fedeli perché «da ogni angolo terra si è elevata la preghiera per il nuovo Papa» e riferisce di essere stato «carico di emozione per la folla assiepata in Piazza San Pietro» al momento della sua elezione. Poi Bergoglio ha voluto ringraziare il cardinale decano, Angelo Sodano e il cardinale Re che «ci ha fatto da capo al Conclave». Ma anche il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che come Camerlengo ha gestito il periodo di interregno durante la sede vacante. Ma il ringraziamento più sentito è andato a Benedetto XVI che - ha detto Francesco -, «ha arricchito la Chiesa con il suo magistero di fede, umiltà e mitezza». Il suo, ha aggiunto, «rimarrà un patrimonio spirituale per tutti». Francesco ha avuto un pensiero anche per il cardinal Mejia che «ha avuto un infarto cardiaco, è ricoverato alla Pio XI, ma la salute è stabile». Dopo il breve discorso il Pontefice ha saluto i cardinali uno a uno, con grande calore.

Il Papa abbraccia i cardinali uno per uno
Dopo il breve discorso il Pontefice ha saluto i cardinali uno a uno, con grande calore. L'incontro è fraterno e molto affettuoso. Il Papa, che anche oggi si è presentato senza la mozzetta e con la semplice talare bianca, saluta ad uno ad uno i cardinali con molto affetto: il Papa scambia abbracci, baci, qualche piccola pacca sulla spalla. L'atmosfera che si respira è quella di un incontro tra vecchi amici. Non c'è un semplice scambio di mani, con tutti il Papa scambia una battuta. Qualche cardinale gli mostra anche gli acquisti (per lo più libri o rosari) fatti prima di arrivare nella sala Clementina. Il Papa è anche inciampato, senza cadere, nello scendere dalla piattaforma per andare incontro al cardinale Angelo Sodano.

Rotti i sigilli dell'appartamento papale
Prima dell'udienza ufficiale nella Sala Clementina con i cardinali, Papa Francesco ha tolto i sigilli all'appartamento papale che fino al 28 febbraio ospitava Benedetto XVI. I sigilli erano stati apposti con l'avvio della sede vacante e questa mattina sono stati tolti alla presenza del cardinale ex segretario di Stato e Camerlengo Tarcisio Bertone, di padre Georg Ganswein, segretario particolare di Benedetto XVI e prefetto della casa pontificia e del sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato vaticana, Monsignor Becciu. Papa Francesco non entrerà immediatamente nell'appartamento papale perché saranno necessari alcuni «lavori semplici e rapidi» di ristrutturazione. Prima della loro conclusione, «si prevede che rimanga nella Casa Santa Marta, dove c'è un appartamento con alcune stanze», ha spiegato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi.

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