Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2013 alle ore 09:34.

My24
La presidente della Camera, Laura Boldrini (Ansa)La presidente della Camera, Laura Boldrini (Ansa)

Con 327 voti, la Camera ha eletto Laura Boldrini, esponente di "Sinistra ecologia e libertà", allo scranno più alto di Montecitorio. Il suo nome come candidata del centrosinistra alla presidenza della Camera era stato annunciato questa mattina ai parlamentari democratici dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Dopo le tre votazioni andate a vuoto ieri, per la prima votazione di oggi, terminata con l'elezione di Boldrini, era richiesto un quorum più basso: sufficiente la maggioranza assoluta dei voti, contando anche le schede bianche.

Lungo applauso dell'Aula a "quota 315"
In tailleur nero e top grigio e a tracolla una borsa dello stesso colore, la neo presidente ha assistito al voto seduta tra i deputati di Sel, sempre al fianco di Nichi Vendola. Un lungo applauso scuote l'aula (ma non dagli scranni occupati dai deputati Pdl) quando i voti per Boldrini superano il tetto di 315, quelli necessari per l'elezione. Antonio Leone, presidente dell'Assemblea, completa lo spoglio mentre i deputati applaudono il nuovo presidente. Al termine, Boldrini ottiene 327 voti sui 345 disponibili dalla maggioranza che l'aveva candidata. A Roberto Fico, candidato di M5S, sono andati 108 voti. I voti dispersi sono stati 18. Le schede nulle 10, quelle bianche 155.

Il primo discorso: «Fare di questa camera la Camera della buona politica»
Nel suo primo discorso dopo l'assunzione della presidenza della Camera, Boldrini usa parole di ringraziamento per il ruolo del presidente della Repubblica «custode rigoroso della Costituzione». Quest'aula, sottolinea, «dovrà ascoltare la sofferenza sociale di una generazione che ha perduto sé stessa, costretta a portare i propri talenti lontani dall'Italia, e farsi carico della sofferenza delle donne che hanno subito violenze travestite da amore», un impegno che fin dal primo giorno «affidiamo alla responsabilità della politica. Boldrini ricorda poi la situazione «disumana e degradante» dei detenuti, denunciata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, «Dovremo dare strumenti a chi ha perduto il lavoro o non l'ha mai trovato», dovremo dare risposte «ai cosiddetti esodati che non abbiamo dimenticato», e agli imprenditori «che costituiscono una risorsa essenziale dell'economia italiana oggi schiacciati dalla crisi economica», e alle vittime del terremoto. «Facciamo di questa Camera la camera della buona politica e della sobrietà, una cosa che dobbiamo agli italiani», sottolinea ancora Boldrini, impegnandosi ad essere «La presidente di tutti i deputati, anche di quelli che non mi hanno votato».

La soddisfazione del segretario Pd Bersani
«Sono molto soddisfatto. Noi abbiamo avanzato a tutto il parlamento due candidature di alto profilo e l'elezione di Laura Boldrini é una grandissima soddisfazione. Mi auguro che anche al Senato le cose vadano così: Piero Grasso è una figura di grande garanzia che può essere accettata da tutti.». Lo dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando alla Camera.

Bersani: «Per noi responsabilità è cambiamento»
«Per noi la responsabilità é cambiamento e queste candidature vanno in questa logica», ha spiegato Bersani ai deputati di prima mattina, annunciando i nomi di Boldrini e Grasso. Le sue parole sono state accolte da un applauso. «Continueremo ad avere un atteggiamento di reciprocità e condivisione anche per le presidenze di commissione», ha assicurato Bersani. «Abbiamo cercato corresponsione e condivisione con le altre forze politiche - ha poi spiegato Bersani ai giornalisti - ma se tocca a noi scegliere, scegliamo». Alla domanda se al Senato il Pdl possa convergere sul grillino Orellana, Bersani risponde: «Ognuno si assuma le sue responsabilità. Noi ci siamo assunti la nostra».

Bersani contro Monti
«Con M5S c'è stato un confronto non improduttivo ma non è andato a buon fine, da altri c'è stato un disimpegno che ha causato un'evidente sorpresa». Così questa mattina Pier Luigi Bersani, nel corso dell'incontro con i senatori del Pd, valuta il comportamento di Monti e la decisione finale di Scelta Civica di evitare intese sulle presidenze di Camera e Senato.

Via libera da Renzi
«Piero Grasso e Laura Boldrini sono due ottime proposte del Pd. Da Firenze, dalla manifestazione di Libera, facciamo il tifo per loro». Lo ha affermato via Twitter il Sindaco di Firenze Matteo Renzi.

Capezzone e il fantasma di Bersani
«Il fantasma di Bersani, con le candidature Boldrini-Grasso, certifica il fallimento della sua strategia. Il Pd é chiaramente in un vicolo cieco» ha detto Daniele Capezzone, portavoce del pdl.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi