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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2013 alle ore 17:18.

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Svolta nella questione ingarbugliata relativa al trattamento con le cellule staminali. Il Consiglio dei ministri ha infatti appena approvato, su proposta del ministro della Salute, un decreto legge che contiene misure urgenti in materia sanitaria, che comprende tra le altre proprio l'impiego di medicinali per terapie avanzate, come le staminali. «Si concede eccezionalmente la prosecuzione di trattamenti non conformi alla normativa vigente per i pazienti per i quali sono stati già avviati alla data di entrata in vigore del decreto, sempre con monitoraggio clinico», ha detto il ministro della Salute uscente Renato Balduzzi durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Insomma si dà il via libera a particolari cure anche se non conformi alla legge. In questo modo, si superano gli ostacoli che fino adesso hanno impedito a Sofia, la bambina di tre anni e mezzo affetta da una malattia neurodegenerativa, di essere trattata regolarmente con le staminali.

Ricordiamo che la piccola si era sottoposta alla prima infusione di staminali prodotte con il metodo Stamina lo scorso novembre. Dopo questo primo ciclo e nonostante i miglioramenti, il Tribunale aveva deciso di bloccare le cure. A questo punto i genitori della bambina fanno ricorso e si rivolgono anche al ministro Balduzzi per sbloccare la situazione. Sofia si può sottoporre a una seconda infusione il 14 marzo, ma in assenza di un provvedimento ufficiale avrebbe dovuto essere anche l'ultima. Da lì, il ricorso dei genitori della bambina e la decisione positiva del giudice di Livorno sul completamento di tutto il ciclo di cure.

La vicenda ha quindi portato alla dichiarazione di oggi che sfocerà anche, sabato 23 marzo in piazza Ostiense a Roma, in una manifestazione per il diritto alle cure compassionevoli organizzata dai promotori della pagina Facebook Ministro Balduzzi aiuti la piccola Sofia.

Il ministro Balduzzi ha anche spiegato che «è stata prevista una procedura di valutazione circa gli esiti dell'impiego di questi farmaci. Valutazione da affidare alle competenti istituzioni sanitarie, Aifa e l'Istituto superiore di sanità». Quindi se fino a questo momento erano stati i giudici a esprimersi singolarmente sulla possibilità di sottoporsi a questo tipo di cure, ora il ministero della Salute si attribuisce il compito di
provvedere con regolamento che limiti i trattamenti praticabili per dare così attuazione alla normativa europea».

Il trattamento a base di staminali è un tema molto controverso: da un lato sono un potenziale incredibile per la cura di molte malattie, dall'altro però mancano ancora studi a lungo termine che consentano di escludere l'insorgenza di gravi effetti collaterali, come i tumori. Di certo, la materia va regolata, ma ancor di più vanno valutati i risultati degli studi scientifici in materia per non lasciare che siano i fatti di cronaca a portare a soluzioni che interessano la salute di tutti.


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