Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2013 alle ore 16:20.

My24
Laura Puppato Pd (Ansa)Laura Puppato Pd (Ansa)

BUSSOLENO – Nella piazza del mercato c'è anche lo stand dei panini. Tutto è pronto per accogliere le migliaia di persone che arriveranno in marcia da Susa. Sventolano le bandiere No Tav, sullo sfondo di un cielo che minaccia acqua. Uno sparuto gruppo di valligiani avvicina una signora in cappotto grigio. «Siamo della valle, per natura diffidenti, ma volevo dirle grazie per essere venuta fin qui». Sorride Laura Puppato, la neo senatrice Pd che ha accolto l'invito degli amministratori locali e del presidente della comunità montana Sandro Plano. Si è svegliata all'alba per «vederci chiaro e ascoltare».

E un'idea se l'è fatta: «Questa opera è come il ponte sullo stretto di Messina, non è prioritaria per il Paese». Ma oltre ai confronti, l'ex sindaco di Montebelluna (Treviso) e consigliere regionale in Veneto apre all'ipotesi di una commissione d'inchiesta parlamentare sulla gestione dei lavori. «Quella proposta dal Movimento 5 Stelle e di Sel non mi sembra una cattiva idea». Parola d'ordine: cambiare. Sulla questione Tav, in particolare, e in generale sull'amministrazione della cosa pubblica. «Bisogna tornare ad essere partigiani», dice. E in queste valli di resistenza la parola riecheggia.

Signora Puppato, la sua visita in Val Susa ha creato tanti mal di pancia nel suo partito. Ma lei è qui e parla a nome del Pd?
Sono qui per la prima volta e con altri amministratori locali del Partito democratico, perché è un mio diritto e compete a ciascun parlamentare ascoltare e cercare di dare risposte a un territorio. Specie se ci sono in mezzo investimenti pubblici.

Ma non crede di arrivare tardi in Val Susa?
Già in tempi non sospetti, durante le primarie del Pd, avevo espresso tutti i miei dubbi sull'opera. Sul "no" alla Tav il Movimento 5 Stelle ha raccolto consensi mentre il centro-sinistra non ha mai avuto una posizione chiaramente contraria, anzi…
Non è vero, Renzi aveva espresso le sue perplessità. Mentre gli alleati di Sel fanno parte della delegazione che ha fatto visitata il cantiere. Quanto a Bersani, anche lui non era entusiasta quando diceva che la Tav andava fatta.

Insomma, ora che è qui, ci vede più chiaro?
Prima di intervenire al convegno ho scritto al commissario che, gentilmente, mi ha fornito dei documenti. Ma oltre a quelli sulla compensazione ambientale (Virano proprio oggi ha comunicato che l'iter per la valutazione d'impatto ambientale avrà inizio la prossima settimana, ndr) ho ancora dei forti dubbi sull'utilità e sulla sostenibilità economica dell'opera.

Spieghi meglio.
Non capisco dai dati comunicati chi metterà i soldi che mancano per il finanziamento del progetto. Lo Stato italiano ha finanziato 2,8 miliardi che non bastano per coprire il costo complessivo. L'opera è poco utile anche dal punto di vista dell'occupazione se si pensa che investendo in piccoli progetti un miliardo si creano fino a 15 mila posti di lavoro. E poi...

Dica, c'è altro?
Sì, non capisco questo ostinarsi a dire che la questione di fattibilità non è più discutibile.
C'è una convenzione firmata da Italia e Francia lo scorso anno su cui qualcuno potrebbe rivalersi.Ma a Parigi, da gennaio 2012, non hanno ancora ratificato il progetto. Sono passati 14 mesi e la cosa mi ha fatto riflettere: di solito l'amministrazione pubblica francese non ha i nostri tempi, così ho chiamato un parente in Francia per capire.

Un parente? Forse non è il massimo come fonte.
Lo è invece, se lavora nel nucleo operativo dei Vigili del Fuoco a Lione. Ecco lui mi ha detto che l'alta velocità è al centro del dibattito sia per questioni di sostenibilità economica che ambientale. In Italia è una follia costruire la Tav quando il sistema di mobilità interna è un colabrodo. Una cattedrale nel deserto.

E insomma vuole riportare la discussione sulla Tav in Parlamento? Non è che sta rincorrendo i grillini?
No, dico che non si può andare avanti così. Con un Paese che per ogni grande opera ha bisogno di un commissario. Specie in questo periodi di crisi e di scarsezza di risorse

Un'ultima cosa, perché ha deciso di non marciare?
Non manifesto, una persona di governo deve prima conoscere e poi agire. Per oggi basta così.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi