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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2013 alle ore 22:41.

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e, ancora una frenata sulla Vigilanza bancaria alla Bcee, ancora una frenata sulla Vigilanza bancaria alla Bce

BRUXELLES – L'iter di approvazione del testo legislativo che permette alla Banca centrale europea di assumere progressivamente la vigilanza bancaria nella zona euro ha subito oggi un inatteso rallentamento. La delegazione tedesca nel Coreper - l'organismo che raggruppa qui a Bruxelles i 27 rappresentanti permanenti presso l'Unione - ha chiesto alcuni cambiamenti all'accordo raggiunto con il parlamento all'inizio del mese. Se ne riparlerà quindi dopo Pasqua.
"La Germania ha posto alcuni problemi, per esempio sulle regole di licenziamento del presidente del consiglio di sorveglianza e sulla possibilità che i parlamenti nazionali possano sentire direttamente la Bce sui temi della vigilanza bancaria", ha spiegato un diplomatico. Nessuno si aspettava l'intervento tedesco. La previsione era che il Coreper avrebbe dato oggi il suo benestare all'intesa raggiunta tra il Consiglio e il Parlamento qualche giorno fa.

Il trasferimento della sorveglianza creditizia dagli stati membri all'istituto monetario è uno dei tasselli della futura unione bancaria. Peraltro, la vigilanza centralizzata è propedeutica alla ricapitalizzazione diretta delle banche in difficoltà da parte del Meccanismo europeo di stabilità (noto con l'acronimo inglese ESM). La presidenza irlandese dell'Unione si è detta fiduciosa che un'intesa possa essere trovata nei prossimi giorni. La prossima riunione del Coreper è fissata in aprile.
"C'è un lavoro molto limitato ancora da ultimare sul testo di compromesso – ha spiegato qui a Bruxelles un portavoce irlandese – . Rimaniamo comunque nei tempi per una approvazione del pacchetto prima dell'estate e per una entrata in vigore a metà 2014". Aggiunge un diplomatico europeo: "Evidentemente, la riforma è radicale, e riduce il potere delle autorità nazionali in un ambito molto delicato. La Germania è preoccupata". L'accordo deve essere raggiunto all'unanimità.
La speranza è che al pacchetto possa essere dato il via libera dopo Pasqua. Il problema è che i punti sollevati dalla Germania potrebbero dover essere presentati al Parlamento perché vengano accettati anche dai deputati. Se così fosse, non è sempre facile prevedere la reazione dei parlamentari. A Bruxelles, prevale però l'ottimismo sul fatto che la riforma potrà essere approvata in tempi brevi, anche se alcuni diplomatici non nascondono sorpresa e anche fastidio all'inatteso atteggiamento tedesco.

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