Oltre Cipro: gli altri Stati-banca che fanno tremare l'Europa
Il caso di Cipro ha fatto scattare l'allarme per i cosiddetti Stati-banca, quelli in cui il settore bancario è più ampio della loro economia. Ecco i casi in Europa.
di Michele Pignatelli
5. Malta
Come il Lussemburgo, un altro dei piccoli dell'Eurozona – Malta – è stato paragonato a Cipro, partendo anche in questo caso dall'osservazione di un settore bancario sproporzionato rispetto al Pil: a fine 2012 gli asset bancari erano il 792% del prodotto interno lordo del Paese, una percentuale pari a quella dell'Irlanda prima del collasso creditizio che travolse poi le finanze pubbliche. Anche Malta però, come il Lussemburgo, si è affrettata a respingere «paragoni fuorvianti», per citare le parole del governatore della Banca centrale, Josef Bonnici. In un'intervista pubblicata mercoledì dal Times of Malta, il governatore ha sottolineato che gli asset delle tre maggiori banche maltesi rappresentano poco meno del 300% del Pil, «nella norma» rispetto agli standard internazionali, e che – a differenza degli istituti ciprioti, sovraesposti nei confronti di obbligazioni greche - «le banche maltesi hanno un'esposizione limitata su titoli emessi da Paesi sotto programma di salvataggio».
Sul piano dei fondamentali, la Commisione Ue parla di rischi limitati per Malta, che ha un debito pubblico al 73,1%, un deficit al 2,6% e una crescita che l'anno scorso è stata dell'1 per cento.
Dati
Debito pubblico/Pil: 73,1%
Deficit/Pil: 2,6%
Asset bancari/Pil: 792%
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