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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2013 alle ore 11:19.
Mese cruciale per la Grecia quello che comincia oggi in quanto dai risultati degli incontri del governo con i rappresentanti della troika (Fmi, Ue e Bce) attesi ad Atene giovedì prossimo dipende l'assegnazione delle due tranche del prestito - rispettivamente da 2,8 e da 6 miliardi di euro - di cui il Paese ha assoluto bisogno. Inoltre il tempo a disposizione del governo stringe in quanto ogni decisione a riguardo deve essere presa entro il 12 aprile, giorno della riunione informale dell'Eurogruppo.
Intanto anche durante il fine settimana il premier Antonis Samaras ha proseguito gli incontri con il ministro delle Finanze Yannis Sturnaras e gli altri ministri competenti per preparare in ogni dettaglio le risposte da dare ai rappresentanti della troika. Il governo teme infatti che l'insistenza dei rappresentanti dei creditori internazionali, principalmente sui due punti che riguardano 25.000 licenziamenti nel settore pubblico entro quest'anno e il prolungamento del pagamento della tassa sulla casa per mezzo della bolletta dell'elettricità anche per il 2013, possa avviare una nuova tornata di dure trattative.
Mercoledì prossimo Samaras incontrerà i leader dei partiti alleati di governo, Evanghelos Venizelos del Pasok (socialista) e Fotis Kouvelis di Sinistra Democratica, per fare il punto della situazione e cercare di superare le loro resistenze sui due punti in questione.
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