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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2013 alle ore 18:10.
L'ultima modifica è del 01 aprile 2013 alle ore 14:14.
«Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riunirà domani mattina al Quirinale le personalità invitate a far parte, in funzione dell'impegno già svolto o del ruolo attualmente ricoperto, dei due gruppi di lavoro di cui ha promosso la costituzione indicando - nell'incontro di sabato scorso con la stampa - le motivazioni e i compiti». È quanto si legge in una nota del Quirinale.
«Il gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea si riunirà alle ore 11 - spiega la nota - quello sui temi istituzionali alle ore 12». crescono le perplessità dei partiti - divisi tra ostili (Pdl), scettici (Pd), convinti (Cs) e non sfavorevoli (M5s) - che hanno spinto il Colle a schierarsi in difesa della novità: «Non sono generici "saggi" ma personalità scelte con criteri oggettivi in funzione del lavoro già svolto e del ruolo ricoperto», scrive il portavoce di Napolitano, Pasquale Cascella, in un tweet sulla natura delle commissioni di esperti.
Le riunioni dei gruppi di lavoro al Quirinale «offriranno anche l'occasione per ogni ulteriore chiarimento opportuno, di fronte a commenti nei quali ai più larghi apprezzamenti si sono accompagnati non solo legittimi dubbi e scetticismi ma anche timori e sospetti artificiosi e del tutto infondati. Risulteranno evidenti sia il carattere assolutamente informale e il fine puramente ricognitivo dell'iniziativa assunta dal Presidente della Repubblica sia i limiti temporali, d'altronde ovvi, dell'attività dei due gruppi».
Cascella via tweet: «È stato Napolitano a chiamare Draghi (e altri)»
Poche ore prima con un tweet, il portavoce di Napolitano, PasqualeCascella, aveva voluto stoppare il proliferare di ipotesi e retroscena sui contatti recenti tra il presidente della Bce, Mario Draghi, e il Colle, restringendo implitamente l'idea di un commissariamento di fatto della politica italiana da parte dei vertici finanziari europei. «Per la verità è stato Napolitano a chiamare Draghi (e altri) per approfondire la valutazione sulla situazione determinatasi». Ma vediamo chi fa parte delle due squadre di "sherpa" messe in piedi da Napolitano.
Nel primo gruppo forte sensibilità "politica"
Del primo gruppo di lavoro, «su invito del Presidente della Repubblica», fa parte il giurista Valerio Onida, già giudice costituzionale e presidente della Consulta tra il 2004 e il 2005; ultimamente si è candidato alle primarie del centrosinistra per le elezioni del sindaco di Milano, arrivando terzo. Della partita anche il senatore Mario Mauro, attuale capogruppo di Scelta Civica a palazzo Madama e parlamentare europeo nella fila del Pdl fino alle ultime Politiche. Nel gruppo anche il senatore Gaetano Quagliariello, già vice capogruppo al Senato per il Pdl nella XVIma legislatura e Luciano Violante, ex magistrato e nome di spicco nella nomenclatura Pd dopo essere stato presidente della Camera dal 1996 al 2001 e presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 1992 al 1994. Violante ha chiuso la sua carriera da parlamentare dopo la caduta del governo Prodi nel 2008.
Nel secondo consistente la taratura "tecnica"
Del secondo gruppo di lavoro - dal profilo meno "politico" e più "tecnico" - fanno invece parte Enrico Giovannini, presidente dell'Istat dal 2009; in precedenza, Giovannini ha ricoperto anche il ruolo di capo statistico dell'Ocse, mentre il premier Monti gli affidato la guida della Commissione governativa incaricata di esaminare i redditi dei titolari di cariche pubbliche nei principali Stati Ue, e l'avvocato cassazioni sta Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato dopo essere stato consulente giuridico per i governi di Ciampi e Dini. Altri componenti sono il ministro per gli Affari europei del governo Monti Enzo Moavero Milanesi, che in precedenza è stato professore di diritto comunitario a La Sapienza, alla Bocconi e alla Luiss oltre ad aver lavorato a lungo nella Commissione europea anche come capo di gabinetto di Mario Monti quando era commissario Ue, e l'economista Salvatore Rossi, vice direttore generale della Banca d'Italia e membro del Direttorio dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass). Da quest'anno è anche membro del Comitato strategico del Fondo strategico italiano.
Spazio anche ai presidenti delle Commissioni speciali delle Camere
Infine, il gruppo di lavoro vede tra i componenti i due presidenti delle commissioni speciali recentemente istituite da camera e Senato: l'economista Giancarlo Giorgetti capogruppo della Lega Nord a Montecitorio e Filippo Bubbico (Pd), già sottosegretario allo Sviluppo economico nel governo Prodi.
Gruppi di lavoro inediti nella storia repubblicana
Ma cosa dovrbbero fare questi inediti - per la storia repubblicana - gruppi di lavoro voluti dal Quirinale? In mancanza di precedenti, qualche illuminazione ci arriva solo dalle parole usate dallo stesso Napolitano per annunciarne l'istituzione sabato sera: le nuove commissioni dei saggi sono «due gruppi ristretti di personalità tra loro diverse per collocazione e per competenze» cui il Colle intende chiedere «di formulare - su essenziali temi di carattere istituzionale e di carattere economico-sociale ed europeo - precise proposte programmatiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche. Ciò potrà costituire comunque materiale utile: voglio dire anche per i compiti che spetteranno al nuovo Presidente della Repubblica nella pienezza dei suoi poteri».
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