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Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2013 alle ore 17:27.

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Via libera unanime della commissione Speciale della Camera al parere sul III decreto Fornero per gli esodati. Poche le condizioni poste al provvedimento, tra cui il ripristino del testo originario della norma, così come previsto dalla legge di Stabilità. Tra gli auspici inseriti dalla commissione nel parere, anche quello che il nuovo Parlamento «giunga definitivamente a una risoluzione strutturale», e la socllecitazione all'Esecutivo perchè chiarisca definitivamente i numeri della platea di soggetti interessati.

L'invito al Governo a ripristinare la norma originaria ha a che fare con il numero dei soggetti interessati alla salvaguardia: la legge di Stabilità assicurava infatti la copertura finanziaria ad un terzo contingente di esodati, 10.130, che si aggiungevano alle due precedenti tranche rispettivamente di 65.000 e di 55.000 persone. Nella sua relazione Donata Lenzi (Pd) ha sottolineato come un articolo del decreto di attuazione non corrisponda al testo della legge. Infatti , inserisce un piccolo comma riguardante i "prosecutori volontari", per i quali introduce una limitazione non prevista dalla legge.

Il III decreto Fornero, ha sottolineato Lenzi, «escluderebbe dal riconoscimento dei benefici i lavoratori che, dopo l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria della contribuzione, abbiano ripreso l'attività lavorativa (a qualsiasi titolo) anche prima del 4 dicembre e non dopo, come esplicitamente previsto dalla legge». La divergenza tra il decreto e la legge di stabilità, ha spiegato in commissione il ministro del Lavoro Elsa Fornero, dipende da una indicazione della Ragioneria generale dello Stato. Anche
gli altri gruppi, nei loro interventi, hanno condiviso le indicazioni di Lenzi.

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