Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2013 alle ore 11:08.

My24

Una coppia di coniugi si è suicidata a Civitanova Marche per difficoltà economiche. L'uomo Romeo Dionisi, di 62 anni, e la moglie Annamaria Sopranzi di 68, si sono impiccati: i corpi sono stati trovati dai vicini di casa, che hanno subito avvisato i carabinieri. L'uomo era disoccupato, la moglie aveva una modestissima pensione. Secondo gli investigatori non vi sono dubbi che si sia trattato di un doppio suicidio, e che la cause vadano ricercate nelle precarie condizioni economiche della coppia. Poco dopo la scoperta della tragedia nella tragedia: il fratello della donna pensionato di di 73 anni, anche lui con un passato da operaio nel settore calzaturiero che viveva nell'abitazione adicente a quella della coppia, non appena appresa la notizia si è a sua volta suicidato gettandosi in mare. Il corpo è stato recuperato dalla Capitaneria di porto.

La coppia non aveva i soldi per pagare l'affitto
Sembra che i coniugi non avessero neppure i soldi per pagare l'affitto. Abitavano in un appartamento in via Calatafimi. Romeo Dionisi e Annamaria Sopranzi non riuscivano più a tirare avanti con i pochi soldi della pensione di lei, 400-500 euro e prima di sucidarsi hanno lasciato un biglietto in cui chiedono perdono per il loro gesto e indicano il luogo, uno stanzino sul retro del palazzo, in cui trovare i loro corpi. Il biglietto, sul quale i coniugi avrebbero anche lasciato il numero di cellulare della sorella di lei, era stato appoggiato accanto a un'auto, nel garage, in modo da essere visto.
La coppia abitava nello stesso palazzo del presidente del consiglio comunale di Civitanova Marche, Ivo Costamagna, che di recente aveva parlato con loro e li aveva invitati in Comune per parlare con i servizi sociali, ma i coniugi avevano riufiutato perchè si vergognavano. Dionisi era disoccupato, dopo aver lavorato in una ditta edile di Napoli che aveva chiuso, e non riusciva a versare i contributi previdenziali obbligatori. Sembra anche che dovesse riscuotere dei soldi dalla ditta, che però non arrivavano.

Il doppio suicidio risalirebbe a questa mattina, o alla tarda serata di ieri. È stato scoperto stamane intorno alle 8 dai vicini che hanno trovato aperta la porta del garage. I sanitari del 118, intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Bersani in un comunicato: è emergenza sociale
«Il dramma di Civitanova Marche lascia sgomenti e ammutoliti. Dobbiamo tutti convincerci che, fuori dai riflettori, c'é una vera e drammatica emergenza sociale. È su questa emergenza che deve assolutamente vedersi il primo segno di cambiamento». È quanto si legge in un comunicato del leader del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani.

Il sindaco: lo Stato non abbandoni questa gente disperata
Il sindaco di Civitanova Marche Tommaso Claudio Corvatta, a capo di una coalizione di centro sinistra, commentando la tragedia, figlia della crisi, ha lanciato un appello: «Lo Stato non deve abbandonare la gente. Quando nei palazzi del Governo si discutono le strategie economiche, bisogna sempre pensare che in fondo alla catena c'è gente come questa. Nessuna mancata attenzione è perdonabile. Invito tutte le autorità, il Governo, a riflettere su quello che sta succedendo e a cercare di essere più celeri nel trovare soluzioni e collaboranti».

Siamo al suicidio allargato
«Quanto avvenuto a Civitanova Marche é il classico caso di suicidio allargato. Da una nostra ricerca legata agli ultimi dissesti economici emerge che in Grecia, Spagna e Italia, rispetto agli anni di economia normale, sono emersi picchi in netta ascesa del numero di suicidi motivati dalla crisi». Lo afferma Vincenzo Mastronardi, docente di Psicopatologia forense all'Università La Sapienza di Roma: «la visione pessimistica di sé, del mondo e del futuro, più altri fattori, come depressione, l'età ed eventuali delusioni precedenti, possono portare inevitabilmente al suicidio».Spiega ancora Mastronardi: «Chi decide di togliersi la vita, non vede soluzioni alternative...il terzo uomo di quella famiglia che si é tolto la vita potrebbe essere vittima, invece, di un pericolosissimo contagio psichico legato al cosiddetto effetto Werther, dal celebre romanzo di Goethe che dopo la pubblicazione provocò suicidi a catena. Vivendo nello stesso ambito familiare e sopraffatto da una reale disperazione, non ha preso in considerazione soluzioni alternative e ha preferito seguire la pista comportamentale della coppia che si era tolta la vita poco prima».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi