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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2013 alle ore 19:42.
L'ultima modifica è del 05 aprile 2013 alle ore 08:42.

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«Dobbiamo arrivare calmi e sereni all'elezione del presidente della Repubblica che sarà molto diverso da questo». Lo ha ricordato Beppe Grillo ai parlamentari di M5s, nel corso dell'incontro voluto dallo stesso leader di M5s per bloccare eventuali frondi interne. Ma a sintetizzare i risultati "politici" ci pensa, a lavori conclusi, la capogruppo M5S alla Camera Roberta Lombardi «Chi deciderà di votare con il Pd farà una scelta personale tradendo gli impegni verso gli elettori. Sarà quindi lui a decidere di uscire dal Movimento. Non ci sono espulsioni, nessuno verrà cacciato». Un riferimento, indiretto, al deputato siciliano Tommaso Currò (oggi assente) che in una intervista aveva espresso una posizione a favore di un confronto con il Pd.

La previsione della capogruppo: «Ci sarà un governo di larghe intese»
La capogruppo spiega poi che comunque qualcuno dei parlamentari presenti ha sollevato perplessità «perchè sta passando il messaggio che il M5S blocca il Paese». «La premessa di costoro - spiega Lombardi - è stata che non si tratta di fare intese con il Pd nè alleanze, ma di fare una rosa di nomi per il governo». Ma la linea votata nei giorni scorsi dalla maggioranza dei parlamentari resta ferma, quindi non verrà fatta nessuna rosa di nomi. «Anche chi aveva incertezza causate dalla pressione mediatica e dal Palazzo, oggi ha avuto un confronto pacato e sereno. Siamo tutti parte della stesse Rete, Grillo e Casaleggio sono i nostri terminali - conclude -. Noi prevediamo che ci sarà un governo di grandi intese».

Il "messaggio" ai parlamentari: «Siete liberi di definire la linea politica»
Lombardi spiega poi ai giornalisti come il messaggio di Grillo ai parlamentari M5S sia stato in pratica: «Siete liberi di definire la linea politica». Grillo avrebbe anche detto: «Per me quello che è importante è il nostro programma che abbiamo creato insieme, poi se ci sarà data l'occasione faremo i nostri nomi». Lombardi aggiunge che i nomi saranno comunque condivisi con la Rete e spiega che a quel punto, sempre a partire dai nomi 5 Stelle, «ci dovrà essere dialogo con i partiti per cercare una maggioranza». Quello di oggi é stato «un momento ggregativo molto bello, ha tenuto a precisare Lombardi; «Abbiamo pranzato tutti insieme e poi nella sala si é parlato di tutto tranquillamente. Anche chi aveva incertezze, causate dalla pressione mediatica e dal palazzo, ha avuto un confronto pacato e sereno». Con Grillo, ha concluso, i parlamentari avranno incontri mensili.

Nomi per il Quirinale? «Decideremo on line l'11 aprile»
Nel resoconto della capogruppo anche un passaggio sulla prossima elezione del presidente della Repubblica, in cui ha anche respinto le accuse di scarsa trasaprenza: «Noi parliamo di tutto - ha spiegato - c'é stato chi voleva fare prima i nomi per i candidati al Quirinale, ma abbiamo deciso che i nomi si decideranno on line a partire dall'11 aprile». «Se il nuovo presidente della Repubblica ci da incarico faremo i nomi - ha aggiunto- noi avremo un nostro candidato. Se il candidato presidente al Quirinale avrà un odore profumato vedremo. Speriamo sia una persona di grande rilievo«, ha sottolineato, spiegando che il suo preferito é «un magistrato, ma non vi dico chi ho pensato io: una gran bella persona».

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