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Questo articolo è stato pubblicato il 07 aprile 2013 alle ore 16:49.

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Il governo portoghese sta valutando di pagare i dipendenti pubblici e pensionati con titoli di Stato anziché contanti in busta paga dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato molte misure di austerity contenute nella legge di bilancio 2013, dichiarandole illegali. Tra cui appunto rientrano tagli salariali (via la 14esima), abolizione dell'indennità per le ferie dei dipendenti pubblici e dei pensionati e i tagli ai sussidi di disoccupazione. Il taglio delle pensioni stimato (e bocciato dalla Corte) è del 6,4%. Questa è una delle linee di riflessione», spiega all'agenzia Dow Jones una persona informata sui fatti poi smentita dal Governo

Il premier Pedro Passos Coelho ha annunciato tagli «drastici» alla spesa pubblica assicurando che non ci saranno nuovi aumenti delle imposte, ma che devono essere prese misure per «contenere la spesa pubblica nei settori della sicurezza sociale, della sanità e dell'educazione».

Lo stesso ha chiesto un incontro d'urgenza al presidente Anibal Cavaco Silva. È anche prevista una riunione straordinaria del consiglio dei ministri, legata al buco che questa bocciatura rischia di provocare nei conti pubblici portoghesi, con un impatto stimato in 1,3 miliardi di euro.

Il governo di centrodestra del premier Coelho aveva definito queste misure nell'ambito degli accordi relativi al piano di aiuti accordati da Unione Europea, Bce e Fondo monetario internazionale.

Dal partito del premier, il Psd, si ricorda che non c'è «spazio di manovra sul memorandum» fissato con la Troika, che prevedeva fra l'altro per l'anno in corso risparmi per 5 miliardi di euro, grazie anche alle misure bocciate ieri dai giudici supremi.

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