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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2013 alle ore 18:01.
L'ultima modifica è del 13 aprile 2013 alle ore 16:49.

«Subito un governo forte o voto a giugno». Silvio Berlusconi ha iniziato così il suo intervento alla manifestazione del Pdl di Bari. «Il vostro entusiasmo - ha detto alla folla in piazza - mi conferma un convincimento: o c'é subito un governo forte per l'Italia oppure é meglio ridare la parola agli italiani votando a giugno». Subito è partito un coro calcistico: «c'è solo un presidente, c'è solo un presidente». Siete in tanti, ha detto Berlusconi alla piazza, «siete un fiume che non finisce, siete il fiume della libertà, ritorno con la memoria nel '94, allora vincemmo, dobbiamo vincere anche questa volta».

Siamo al 34%
L'ex premier è salito sul palco della manifestazione accolto da un coro di «Silvio, Silvio». Prima dell'intervento di Berlusconi sono risuonate le note dell'inno d'Italia. «Noi siamo quelli che sanno anche ridere, che hanno il senso dell'autoironia - ha detto - che gli altri non hanno». Poi cita un sondaggio: «Siamo al 34%, con quattro punti di vantaggio in più rispetto alla sinistra».

«Se ci saranno elezioni sarò candidato premier»
Se ci saranno elezioni a giugno «io sarò il candidato presidente del Consiglio, è una responsabilità grave e direi anche dolorosa alla quale sento di non potermi sottrarre», ha detto Berlusconi.

Giustizia: tutti possono finire nel tritacarne
Subito il tema della giustizia. «Tutti possono finire nel tritacarne giudiziario e la persecuzione giudiziaria ha già di fatto pesantemente condizionato la vita politica del Paese, quindi non é solo un pericolo potenziale alla libertà di ciascuno di noi, ma é un danno effettivo sociale ed economico perché può ostacolare un governo», ha detto Silvio Berlusconi ricordando quando il suo primo governo fu mandato via da azioni giudiziarie, «ma quei giudici non hanno mai pagato per i loro errori e noi chiediamo che anche i magistrati rispondano dei loro errori se commessi con malafede o grave negligenza». Infine, Berlusconi se la prende con «quei magistrati che usano la giustizia a fini di lotta politica».

Il Pd vuole prendersi anche il Colle. Quirinarie in diretta
«Vogliono prendersi il Quirinale, dopo aver eletto i presidenti di Camera e Senato. Il Pd con solo il 29% dei voti, vuole prendersi tutto. Dalla prossima settimana si vota alla Camera per il Presidente della Repubblica», ha ricordato.Poi passa alle Quirinarie in diretta e fra i «buuuu» della folla scandisce i nomi pescati fra i dieci selezionati dal Movimento Cinque Stelle con le Quirinarie online. Vi piacciono i nomi di Ingroia, Strada, Bindi e Gabanelli (ma sul nome della giornalista la platea ha una reazione molto soft)? E vi piacerebbe Romano Prodi?». Ha detto: «impazzireste di gioia se il nostro futuro dello Stato fosse... fosse... fosse... Romano Prodi?». Di fronte al 'buu' scherza: «Peccato, era il mio candidato preferito». Poi la stoccata: «Con Prodi presidente ci toccherebbe andare all'estero».

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