Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2013 alle ore 15:53.

My24
Tosi scortato tra gli insulti dei contestatori (LaPresse)Tosi scortato tra gli insulti dei contestatori (LaPresse)

Noventa Padovana, come Albalonga. Racconta una leggenda del quarto secolo a.C. che tre fratelli romani, gli Orazi, furono mandati a combattere contro tre albani: i Curiazi. Dalla loro vittoria si sarebbe decisa la supremazia di una delle due città rivali. Il combattimento decretò vincitore l'unico superstite degli Orazi. E quindi la supremazia di Roma su Albalonga , attuale città di Albano. A Noventa durante l'assemblea del «Consiglio Nathional», la battaglia s'è svolta tra maroniani e bossiani.

La Lega Nord continua a far parlare o meglio a far litigare e il campo di battaglia è questa città nel cuore verde della padania che più padania non c'è. Ormai è guerra aperta e a scatenarla all'interno del Carroccio sono stati i 35 bossiani che il Consiglio della Lega del Veneto presieduto da Flavio Tosi sindaco di Verona ha espulso. La decisione segue quella di venerdì per la Lombardia, che ha decretato l'espulsione anche qui dei ribelli bossiani.

C'è gran confusione all'interno del partito con malumori e tanti che non sono contenti. Il disagio ha preso corpo dividendo la base dal congresso milanese dello scorso anno. Allora si era freschi di disagi e travagli con la famiglia Bossi al centro di uno scandalo non indifferente. E l'Umberto che s'era appena ripreso da seri problemi di salute. La moglie che aveva, secondo i malpensanti, agito male in assenza del senatur. Il Trota inguaiato fino al collo.

Tutto ciò aveva fatto salire il disagio, tanto che Maroni aveva ereditato un movimento condito al punto giusto per esplodere. L'ex Ministro dell'interno si prodigò per sanare le ferite, curare le piaghe e cucire gli strappi, tanto da far apparire tranquille tutte le acque. Comprese quelle del Po, che tornavano ad essere sacre per ogni leghista che si rispetti. Ma la pace maroniana durò poco. E a Pontida è successo quello che doveva succedere. Il malumore s'è manifestato e a poco sono valse le rassicurazioni di Bossi e di Maroni. Sul prato bergamasco sono volati paroloni. Tanto che l'accaduto ha convinto Maroni, qualora ce ne fosse ancora bisogno, a procedere con le buone, ma soprattutto con le cattive.

Esaminati i filmati, individuati i contestatori, nel giro di una settimana si è proceduto ad applicare i provvedimenti disciplinari. Quel provvedimento in vigore dal primo gennaio 2013 "che prevede una procedura diversa e più garantista rispetto a prima. Ed è quella seguita per questa occasione". Così venerdì in Lombardia, ieri in Veneto. Chi contesta Maroni ,la sua linea politica, per preferire quella pura del vecchio Bossi, non ha più spazio. Epurazione è la parola adottata per salvare il carroccio. A Noventa i tesserati se la sono vista brutta. All'assemblea convocata dal segretario Flavio Tosi ha partecipato pure il governatore del Veneto Luca Zaia.

Quando questo ha lasciato la sala, è scoppiato il finimondo. I bossiani hanno manifestato il loro disaccordo e hanno assaltato la sede sorprendendo così il Consiglio. La tensione è durata ore, i "dissidenti" mostravano cerotti sulla bocca e sciarpe verdi.Fino al finale da brivido, tra l'ex segretario veneziano Pizzolato espulso, e il deputato veronese Bragantini che con estrema abilità se le sono date di santa ragione. Tanto che Pizzolato è finito a terra, e i suoi hanno chiamato i carabinieri, mentre Pizzolato è stato condotto via in ambulanza. In ospedale gli sarà riscontrato un trauma cranico.

Invece Tosi, segretario della Lega veneta e difensore della linea dura ha lasciato la riunione scortato dagli agenti. In segno di solidarietà con gli espulsi in serata sono apparse bandiere listate a lutto nella sede provinciale della Lega a Mestre. E a Treviso dopo le irrevocabili dimissioni del segretario Giorgio Granello, la segreteria provinciale è stata commissariata, con provvedimento ratificato ieri a Noventa Padovana.

Oltre a Treviso, in Veneto sono al momento commissariate le segreterie di Venezia, Veneto Orientale e Vicenza. E Maroni tira dritto: «C'è una sola Lega per quanto mi riguarda, la Lega Nord: ha un progetto ben chiaro e definito. C'è tanta gente nella Lega che ha voglia di fare, c'è qualcuno che ha voglia di disfare, pochissimi, e questi sono accompagnati fuori. Qualcuno ha il teorema che la Lega è spaccata, che si dividerà in due. Ma il partito, ha un progetto definito dal congresso di luglio, ribadito a Pontida dove c'era un sacco di gente, ventimila persone e venti «pistola». Noi li chiamiamo così per non dire di peggio: non hanno nessuna rilevanza dentro la Lega». A questo punto, pare difficile credere che la visita di Bossi ad un notaio, sia stata per altri motivi: nessuno ci vieta di pensare che a giorni potrà nascere un nuovo soggetto politico. Targato Bossi Umberto con i suoi fedelissimi. Che potrebbero essere un buon numero se si va avanti così.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi