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Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2013 alle ore 10:49.

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(Epa)(Epa)

La Troika ha dato parere favorevole all'esborso della 'tranché di 2,8 miliardi alla Grecia. «Può essere concordato presto dai membri dell'Eurozona», scrivono in un comunicato Commissione Ue, Bce e Fmi. «I passi recenti presi dalle autorità elleniche indicano» che gli obiettivi previsti per marzo «dovrebbero essere raggiunti a breve», scrivono i rappresentanti della Troika. Nel documento della Troika viene indicato che «l'azione per ricapitalizzare pienamente il settore bancario é quasi completato». La maggior parte dei 50 mld disponibili per la ricapitalizzazione sono già stati sborsati alla Grecia e iniettati in ognuna delle quattro banche principali. Ciò «assicurerà l'equilibrio e la sicurezza del sistema bancario e dei depositi». Giudizio positivo anche sulla sostenibilità del debito pubblico. La prossime verifica della Troika sarà a maggio.

Riguardo all'ulteriore tranche da 6 miliardi di euro, è invece tutto rinviato alla riunione dell'Eurogruppo del 13 maggio prossimo nella speranza che la Commissione Ue e il Fmi abbiano per quella data concluso i loro rispettivi rapporti sullo stato di attuazione del Memorandum.

L'outlook economico è in gran parte invariato rispetto alla precedente revisione, con prospettive di un graduale ritorno alla crescita nel 2014, grazie anche ad un'inflazione ben al di sotto della media e una maggiore flessibilità dei salari. Così una nota Ue.

Domani per protesta ospedali chiusi
Nuovi disagi in vista per i cittadini greci ma anche per i turisti domani a causa di due scioperi di 24 ore proclamati dal personale sanitario degli ospedali pubblici e dai lavoratori marittimi in segno di protesta contro la politica di austerità imposta dal governo in base al Memorandum firmato con la troika (Ue, Bce e Fmi) per il salvataggio della Grecia.

Gli ospedali pubblici resteranno chiusi per uno sciopero indetto dalla Federazione Nazionale dei medici ospedalieri (Oenge) e un'astensione dal lavoro per sei ore proclamata dalla Federazione Nazionale dei Lavoratori degli ospedali pubblici (Poedin). Le due organizzazioni hanno in programma in mattinata una manifestazione di protesta davanti al ministero della Sanità con la consueta marcia di protesta sino al Parlamento. Medici e lavoratori ospedalieri chiedono, tra l'altro, l'abolizione delle politiche imposte con il memorandum e dei licenziamenti degli statali, l'immediato pagamento degli arretrati loro dovuti e l'accesso gratuito di tutti i cittadini al sistema sanitario nazionale.
Nel settore trasporti, invece, domani le isole della Grecia saranno irraggiungibili dal continente a causa di uno sciopero di 24 ore, dalle 6 del mattino locali sino alla stessa ora di mercoledì, proclamato dalla Federazione Nazionale Lavoratori Marittimi (Pno). La centrale sindacale chiede, tra l'altro, il ritiro del disegno di legge che riguarda la ristrutturazione del sistema portuale nazionale, la firma dell'accordo collettivo di lavoro per tutte le categorie marittime e il pagamento immediato degli arretrati dovuti ai dipendenti del settore.

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