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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2013 alle ore 11:16.

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Matteo Renzi (Ansa)Matteo Renzi (Ansa)

«Dicono che siamo troppo ambiziosi. Vero! Abbiamo l'ambizione, tutti insieme, di cambiare l'Italia!». Così, su Twitter, il sindaco di Firenze Matteo Renzi rimanda alla sua intervista di oggi a "Repubblica" con cui si candida al ruolo di "rifondatore" del Pd. E la sua sfida sul fronte interno dei democrats diventa rapidamente il tema del giorno.

Gasparri (Pdl): «Renzi è solo un Veltroni minore»
Tra chi lo boccia senza appello uno dei "colonnelli" del Pdl, Maurizio Gasparri, che a Tgcom24 liquida così l'aspirante leader: «Pensa al proprio tornaconto personale, dell'Italia non gliene importa nulla. Ha ragione Marini (già candidato al Quirinale del centrosinistra, uscito di scena per la scarsità dei voti raccolti tra i brandi elettori, ndr) : Renzi ha poca sostanza e tante ambizioni personali. Vada da "Amici" a fare il cantante, se vuole, servono persone più solide, lui é un Veltroni minore, dà ragione a tutti solo perché vuole piacere».

Fassina (Pd): La direzione indicata dal sindaco è quella giusta
Un po' a sorpresa, nel Pd rilancia le idee renziane Stefano Fassina che intervenendo ad Agorà, su Rai Tre ricorda che «Il Pd 2.0 deve ripartire da una questione morale, poi di cultura politica e organizzazione delle classi dirigenti. Non siamo stati all'altezza del passaggio che avevamo di fronte e che non può essere risolto semplicemente con un ringiovanimento della leadership». La direzione che Renzi indica - aggiunge Fassina - «è quella giusta. Va fatto con un lavoro collegiale. I problemi che abbiamo avuto e che abbiamo scaricato in modo inaccettabile sull'elezione del presidente della Repubblica sono dovuti al protagonismo di troppi».

Boccia ((Pd): intervista «pienamente condivisibile»
Si allinea a Renzi anche il deputato Francesco Boccia,che a margine della trasmissione "Omnibus", su La7, giudica «pienamente condivisibile» l'ntervista a "Repubblica", e rileva come «L'azzeramento dei vertici del Pd é già nelle cose. Ciò che serve, appena formato il nuovo governo, é costituire un comitato di reggenti che accompagni il nostro partito ad un congresso da svolgersi quanto prima, già entro giugno, perché non c'é da perdere tempo».

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