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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2013 alle ore 13:52.

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«L'Italia è in una situazione atipica e difficile». Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert a Berlino, sottolineando che Berlino segue la situazione «con interesse e attenzione dalle elezioni». «Il governo tedesco sarà sempre al fianco dell'Italia e di qualsiasi suo governo», ha aggiunto il portavoce, anche se resta chiaro che all'Italia serve un «percorso di consolidamento delle finanze e di crescita». Giorgio Napolitano è tenuto in alta considerazione per il suo profilo personale dal governo tedesco come nel contesto internazionale, ha concluso Seibert.

Intanto il quotidiano finanziario Handelsblatt rivela che nei sondaggi vola al 19,2% "Alternativa per la Germania", il nuovo partito basato che si oppone ai salvataggi degli Stati in crisi e promuove il ritorno al marco attraverso la distruzione ordinata e pacifica della moneta unica. Stranamente però, aggiunge Das Handelsblatt, quasi nessuno degli oltre mille tedeschi interpellati dall'istituto di ricerca Mafo è a favore dell'addio alla moneta unica e del ritorno all'antica moneta, capisaldi programmatici di Alternative für Deutschland.

Secondo un altro sondaggio dell'istituto Insa-Meinungstrend per la Bild, Alternative für Deutschland di Bernd Lucke ha già superato la soglia di sbarramento del 5%. L'Unione Cdu/Csu perde un punto percentuale e scende al 38%; i socialdemocratici (Spd) mantengono il 26%, i Verdi il 15%, la Linke il 6%, i liberaldemocratici (Fdp) il 5%. Il partito dei Pirati non supera il 2%. Il sondaggio è stato condotto su 2.030 persone tra il 19 e il 22 aprile.

In un'intervista a Focus, il leader dell'AfD, Bernd Lucke, si è espresso a favore di un'uscita dall'eurozona di Grecia, Cipro, Portogallo, Spagna, Italia e "probabilmente" anche della Francia. A questa uscita dovrebbe seguire una fase transitoria di 4-5 anni con l'euro in parallelo alle monete nazionali. La fine globale della zona euro, con il ritorno al marco anche per la Germania, dovrebbe avvenire, secondo i suoi piani, entro il 2020, al limite con un'unione monetaria con la Finlandia, l'Austria e l'Olanda.

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