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Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2013 alle ore 12:13.
Tamerlan Tsarnaev, uno dei due autori degli attentati di Boston, sosteneva che l'islam fosse sotto attacco e che i jihadisti dovessero reagire attaccando a loro volta. Lo ha detto, secondo la Cnn, l'altro fratello terrorista, Dzhokhar, che ha cominciato a rispondere per iscritto alle domande di Fbi e Cia. Il giovane 19enne di origine cecena - formalmente incriminato per l'attacco che ha causato tre morti e 200 feriti e rischia la pena di morte - ha spiegato inoltre che non c'è nessun gruppo terroristico internazionale dietro l'attentato alla maratona di Boston ma che l'attacco è stato architettato solo dal fratello Tamerlan. Intanto la polizia spagnola ha arrestato a Saragozza e Murcia due presunti membri di una cellula di al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi), un algerino e un marocchino, uno dei quali avrebbe fatto l'apologia dell'attentato di Boston, secondo il ministro dell'Interno iberico Jorge Fernandez Diaz.
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