Il Papa sullo Ior: necessario fino a un certo punto. Ecco la storia della banca vaticana in 10 tappe
Che fine farà lo Ior? Papa Francesco lo ha inserito oggi tra gli uffici che, ha detto, «sono necessari fino a un certo punto». Il nuovo Pontefice prepara la grande riforma della Curia Romana, che sarà varata probabilmente entro l'anno
di Antonio Quaglio
1. Vaticano-Ior, 1929: il riordino dell'obolo di San Pietro
Papa Pio XI (Ansa)
La Santa Sede, all'indomani dei Patti lateranensi siglati dal Papa Pio XI con l'Italia di Benito Mussolini, crea un'«Amministrazione speciale per le opere di religione», che riordina vecchie strutture esistenti fin dall'800 per ger gestire "l'Obolo di San Pietro" (le offerte in denaro che giungono direttamente al Vaticano). Il fine dell'amministrazione è investire gli indennizzi riconosciuti dallo Stato italiano: 750 milioni di lire dell'epoca e 1 miliardo di titoli del debito pubblico consolidato. Capo dell'amministrazione è il banchiere laico Bernardino Nogara, con un curriculum rilevante: ingegnere minerario lombardo (come Papa Ratti), operò nella diplomazia economica italiana a cavallo della Grande Guerra e lavorò poi a lungo alla Banca commerciale italiana. Il patrimonio vaticano venne impiegato per rilevare importanti partecipazioni industriali e bancarie (come il Banco di Roma e il Banco di Santo Spirito, che confluirono poi nell'Iri).
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