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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2013 alle ore 11:46.

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Dopo i tagli alla Difesa e la vendita di una quota della partecipazione nel gruppo Safran, (forniture aerospaziali) Francois Hollande, raschia il fondo del barile anzi della botte per recuperare risorse per la crescita del Paese. Il presidente francese metterà all'asta 1200 bottiglie provenienti dalle cantine dell'Eliseo, circa un decimo del tesoretto nazionale. La vendita, che si terrà a Parigi, all'Hotel Drouot, i prossimi 30 e 31 maggio, ha l'obiettivo di permettere al presidente di rinnovare la sua cantina con «dei vini più modesti, mentre l'eccedenza verrà versata nelle casse dello Stato». Il ricavato è stimato in 250.000 euro.

Tra i vini in vendita, bottiglie pregiatissime come dei Petrus del 1990 stimati intorno ai 2.200 euro, ma anche Bordeaux, Bourgogne, vini della Loira, Cotes du Rhone, Alsace, Sud-Ouest e Champagne. La selezione dalla cantina presidenziale - creata nel 1947 - è stata fatta dalla giovane sommelier dell'Eliseo, Virginie Routis. Nel 2006, anche il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, aveva messo in vendita 5.000 bottiglie della cantina dell'Hotel de Ville, il municipio della capitale, vendute a peso d'oro, tra cui un Romanée-Conti del 1986, venduto per 5.000 euro.

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