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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2013 alle ore 16:22.

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Si parte il 7 maggio in seconda e quinta primaria. Il 14 maggio toccherà alla prima media, il 16 maggio alla classe seconda delle scuole superiori. Le prove Invalsi in italiano e matematica in terza media si svolgeranno il 17 giugno all'interno dell'esame di Stato (vale un sesto del voto d'esame complessivo, con voti per ciascun studente tra il 4 e il 10).

A metà maggio prove pretestate in quinta superiore
Ma già nella seconda metà di maggio verranno pretestate delle prove d'italiano e matematica nell'ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado. Saranno una sorta di "prova generale" per procedere alla definizione di una prova su base universale, da effettuare su computer, nei mesi di gennaio-febbraio 2014, che avrà l'obiettivo di orientare i ragazzi nella successiva scelta dell'università. «Circa un ragazzo su 6 - ha detto il commissario straordinario dell'Invalsi, Paolo Sestito - al primo anno di università non ha neanche un credito. Questo vuol dire che hanno sbagliato strada». I risultati di questa prova saranno dati ai ragazzi entro marzo, e puntiamo a coinvolgere anche gli atenei «per far sì che utilizzino le nostre rilevazioni nei test preselettivi», ha aggiunto Roberto Ricci, responsabile area prove Invalsi. Si programma poi di aggiungere una prova anche in inglese dal 2016. Il percorso avviato potrebbe fornire prove inseribili in un riformato esame di Stato dal 2015. Tra le altre novità in via di definizione, per l'a.s. 2013/2014 ci saranno prove per l'accertamento della lingua inglese al termine dalla quinta primaria e della terza meda. Progetti similari sono anche in via di definizione per le competenze scientifiche, ma partiranno solo se ci sono le risorse.

I risultati delle prove saranno inviati alle scuole a settembre
L'occasione per fare il punto sulle prove Invalsi di quest'anno - interesseranno circa 2,2 milioni di studenti - e sugli ulteriori sviluppi di questi test è stata un convegno a Roma, all'istituto Galileo Galilei, alla presenza tra l'altro del capo dipartimento per l'Istruzione del Miur, Lucrezia Stellacci. Il commissario Sestito ha ricordato come le prove Invalsi «enfatizzino le competenze del ragazzo più che le mere conoscenze scolastiche». Non sono quindi quiz nozionistici, e non sono il metro di giudizio sul singolo alunno. Quest'anno la restituzione dei risultati delle prove che inizieranno il 7 maggio avverranno all'inizio di settembre (per consentire alle scuole la migliore programmazione didattica).

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