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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2013 alle ore 21:01.

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Alcune decine di strutture scoperchiate, fra case, fienili, capannoni agricoli e industriali. Diverse famiglie, di conseguenza, senza un tetto per la notte. Undici feriti, nessuno grave, quasi tutti colpiti da calcinacci o oggetti trasportati dal vento, due malori. Sono gli effetti della tromba d'aria che si è improvvisamente abbattuta, nel pomeriggio, su parte dell'Emilia, sferzata anche da una violenta grandinata con chicchi del diametro fino a cinque centimetri. A poco più di due settimane dall'anniversario del terremoto, è di nuovo emergenza per le province di Modena e Bologna, fino al confine con quella di Ferrara.

Sono Castelfranco Emilia e Mirandola nel Modenese, Bentivoglio e Argelato nel bolognese i comuni più colpiti. Il vortice, del quale già circolano diversi video sul web, ha impressionato chi se lo è trovato di fronte. «A memoria d'uomo da queste parti non si era visto un fenomeno del genere, non se lo ricordano neppure persone che hanno 70-80 anni», ha detto il primo cittadino di Argelato, Andrea Tolomelli. La tromba d'aria si è formata poco prima le 17, e partendo dalla provincia di Modena, perdendo e recuperando via via intensità, forse dividendosi in più di un vortice, ha attraversato l'alto Bolognese e andandosi a spegnersi circa un'ora dopo nel basso Ferrarese.

Si è portata via le coperture degli edifici, ha danneggiato attrezzi agricoli, capannoni sono crollati, e pali della luce abbattuti. Per un albero sui binari è stata interrotta la linea Bologna-Padova. All'Interporto di Bologna container sono volati a metri di distanza. I danni sono ingenti, in via di quantificazione, così come gli sfollati. Si parla, per ora, di alcune decine di famiglie. La situazione è monitorata dai carabinieri, dai vigili del fuoco, e si è attivata anche la protezione civile regionale, guidata dal direttore Maurizio Mainetti che si è recato nei luoghi.

«Siamo come terremotati», è l'immagine forse più efficace che trova il sindaco di Bentivoglio, Vladimiro Longhi. Quasi tutto il territorio colpito, tra l'altro, si trova nel cratere del sisma del 2012. «Nelle prossime ore integreremo la richiesta di stato di emergenza nazionale già al vaglio del Governo dopo il maltempo e le frane che hanno colpito il nostro Appennino, inserendo anche questa nuova emergenza che, oggi pomeriggio, ha colpito diversi comuni della bassa pianura bolognese e modenese. È evidente, come abbiamo già ribadito nei giorni scorsi, che è indispensabile una risposta rapidissima ed inderogabile da parte del Governo», ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. «Anche gli esiti di quest'ultima calamità, che coinvolge un territorio già fortemente compromesso dalle recenti frane e alluvioni, verranno portati all'attenzione del Governo come ulteriori elementi di valutazione affinchè si possa procedere con celerità alla dichiarazione dello stato di emergenza», ha spiegato un comunicato del Dipartimento della Protezione Civile.

E secondo un primo monitoraggio della Coldiretti, milioni di euro di danni sono stati provocati dai nubifragi che con trombe d'aria e violente grandinate si sono abbattuti nel nord Italia interessando tra l'altro le province di Verona, Mantova, Rovigo, Bologna e Modena, dove sono state addirittura scoperchiate le abitazioni e si contano i feriti. È quanto emerge da sull'ondata di maltempo improvviso che ha colpito il nord Italia.

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