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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2013 alle ore 14:30.
L'ultima modifica è del 08 maggio 2013 alle ore 00:05.

È di sette morti, quattro feriti e tre dispersi l'ultimo bilancio provvisorio dell'incidente avvenuto ieri notte nel porto di Genova. Il comandante della Jolly Nero è Roberto Paoloni, di 63 anni, di Genova. Paoloni è indagato dalla Procura di Genova per omicidio colposo plurimo. Anche il pilota del porto di Genova che si trovava a bordo della Jolly Nero. Lo ha dichiarato il procuratore di Genova Michele di Lecce.

I cadaveri identificati per ora sono solo 6: Daniele Fratantonio, 30 anni, Davide Morella, 34, e Marco De Candussio, 37, tutti in forza alla Capitaneria, Michele Robazza, 41, e Maurizio Potenza, piloti del porto, Sergio Basso, 50, della Rimorchiatori Riuniti. Alcune vittime, secondo la testimonianza di un ferito, erano nell'ascensore crollato assieme alla torretta (quasi 60 metri di cemento armato e ferro): al momento dell'urto era appena scattato il cambio di turno del personale. La scatola nera della nave «è stata recuperata e sequestrata. Il contenuto verrà esaminato nelle prossime ore per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente», ha spiegato il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce.

Sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il fondo del porto per tutta la notte, mentre decine di uomini del soccorso lavorano per rimuovere le macerie della torre e delle due palazzine della Capitaneria crollate dopo l'urto. Si opera anche con l'ausilio di un pontone, in condizioni difficili. Dei quattro feriti, due sono stati ricoverati in codice rosso. Si sono salvati perché sarebbero riusciti a gettarsi in mare prima del crollo della torre.

La dinamica dell'incidente
Erano da poco passate le 23 quando la Jolly Nero, una nave porta container della linea Messina stava lasciando lo scalo. Per cause che sono ancora tutte da accertare, forse un'avaria dei moroti, la nave ha completamente sbagliato manovra ed è di fatto "entrata" dentro la Palazzina piloti, una struttura di vetro e cemento alta più di 50 metri posizionata all'estremità del molo Giano da dove operano molti dei piloti della Capitaneria di Porto di Genova.

La Torre piloti del porto di Genova «è venuta giù di colpo», subito dopo essere stata urtata dalla Jolly Nero. Questa la testimonianza di un testimone oculare di quanto avvenuto ieri sera. R.G. è una delle guardie giurate in servizio al check point del molo Giano. Ed era da poco entrato in servizio quando si è verificato l'incidente. «Saranno state le 23, o pochi minuti dopo. Ero nell'ufficio del check point quando ho sentito come un boato e subito dopo tre ragazzi passare di corsa, urlando spaventati: 'La torre! La torre!'. Sono uscito e la torre non c'era più, al suo posto c'era la prua della nave».

«È davvero difficile riuscire a spiegare cosa sia successo, perché la nave non doveva essere lì», spiega il presidente dell'Autorità portuale di Genova Luigi Merlo. «La nave stava uscendo, di questo siamo certi. Ma un vascello di quelle dimensioni - ha affermato Merlo - non fa manovra lì. È davvero inspiegabile al momento quanto è successo».

Indagato comandante nave container
Sull'incidente in porto, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Il comandante della Jolly Nero è indagato con l'ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo

La Jolly Nero era diretta a Napoli e avrebbe poi fatto rotta per Port Said, Aqaba, Jeddah, Abu Dhabi, Gibuti, Suez, Misurata, Castellon. La nave ha una stazza lorda di 40.594 tonnellate, netta di 17.083 tonnellate; ha una lunghezza di 239,26 metri e una larghezza di 30.50 metri. Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi è arrivato sul luogo dell'incidente per un primo sopralluogo e ha incontrato i soccorritori sul Molo Giano del porto di Genova. Lupi, dopo un sopralluogo sul luogo della tragedia di Genova, ha terminato alle 12,45 la riunione operativa nella Capitaneria di Porto di Genova, durante la quale ha assunto informazioni sulla dinamica dell'incidente, sull'assistenza ai superstiti e alle famiglie delle vittime, sui danni alle strutture del porto e sulla sua operatività.
Il ministro ha poi incontrato i familiari delle vittime. Riferirà oggi pomeriggio al Presidente del Consiglio e al Parlamento. Alle 16 alla Camera, alle 17,15 al Senato.

La moglie di uno dei feriti: mio marito salvo per miracolo
«Avevo la tv accesa e ho visto la notizia del crollo della torre. E ho pensato subito che dentro c'era mio marito. Ho chiamato i suoi colleghi e mi hanno detto che era stato salvato. È un miracolo». La moglie di Gabriele Russo, uno dei feriti, racconta fuori dalla stanza di ospedale dove è ricoverato suo marito, l'emozione di quei momenti. «Sono venuta subito qui - dice Sonia Russo - e quando sono arrivata lui stava facendo la tac. Mi sono sentita morire ma lui ora sta bene».

Il sindaco: lutto cittadino. Samp e Genoa in campo con fascia nera
Il sindaco di Genova Marco Doria ha dichiarato lutto cittadino per il «gravissimo incidente avvenuto nel porto, che colpisce l'intera città».
Genoa e Sampdoria, le due squadre liguri, scenderanno oggi in campo con il lutto al braccio nei rispettivi impegni di campionato per ricordare le vittime dell'incidente avvenuto ieri nel porto di Genova. Il Genoa sara' impegnato in trasferta con il Torino, per i blucerchiati invece sfida al Ferraris contro il Catania con un minuto di silenzio prima del fischio di inizio.

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