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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2013 alle ore 10:15.

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(Ansa)(Ansa)

In cambio di 25mila euro aveva venduto un bambino partorito da una minore che era rivolta a lui per abortire. Ma non aveva i soldi, 6mila euro necessari per farlo. Così arrivò la proposta di vendere il figlio. A finire in carcere un medico ginecologo, il dottor Andrea Cozzolino di Scafati (Salerno) che lavora presso due note cliniche convenzionate di Caserta e di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, che avrebbe convinto la ragazza madre a sottostare allo scambio.

Le indagini della Squadra mobile della Questura di Caserta sono partite da una segnalazione della madre naturale a un centro anti-violenza di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dopo che si era accorta che il bambino venduto alla coppia risultava inserito nello stato di famiglia dei propri genitori ed aveva presentato una denuncia.

Il dottor Cozzolino aveva assicurato alla minorenne che il bambino sarebbe stato riconosciuto dai nuovi genitori, ma la direzione della clinica "Santa Lucia", estranea alla compravendita, aveva comunicato al Comune di residenza della madre vera i dati anagrafici del neonato.

La madre del neonato, che ha ottenuto che il bimbo fosse tolto alla coppia che l' aveva acquistato ed affidato ad una casa famiglia, è indagata per violazione della legge sull' adozione e l'affidamento dei minori; nei suoi confronti la Procura di Santa Maria Capua Vetere non ha chiesto l' adozione di misure cautelari.

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