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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2013 alle ore 09:36.

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Le lingue ufficiali svizzere sono quattro: tedesco, francese, italiano e romancio. Quest'ultimo ancora utilizzato dallo 0,6% della popolazione, il tedesco è la lingua più diffusa (65%), segue il francese (22%) e poi l'italiano (8%) che comunque subisce e subirà un'inesorabile flessione. Utilizzato per lo più nel Cantone Ticino e in una parte del Cantone Grigioni è però diffuso anche nella Svizzera interna laddove vivono una discreta quantità di italiani. Negli ultimi anni sono stati sempre di più i Cantoni che hanno declassato l'insegnamento dell'italiano al ruolo di materia opzionale e quelli che lo hanno cancellato. Nel Cantone San Gallo solo il 5% dei liceali sceglie di studiare l'italiano e questa bassa incidenza ha portato a una proposta parlamentare per abolirne l'offerta scolastica; proposta respinta ma che è comunque sintomatica di un impoverimento linguistico. Ma quello di San Gallo è solo il penultimo caso in ordine temporale.

L'ultimo è il Cantone Grigioni, nel quale si parla tedesco, italiano e romancio, lingua neolatina retoromanza che a tratti ricorda il friulano, ancora utilizzata come idioma principale da diverse migliaia di persone. Un'iniziativa popolare tende a sacrificare l'insegnamento della lingua italiana sin dalle scuole elementari laddove si preferisce insegnare il tedesco agli allievi italofoni e l'inglese a quelli germanofoni, dando così un colpo alla multiculturalità.

"Quando bionda aurora…". Inizia così il salmo svizzero che verrà insegnato nelle scuole elementari e medie ticinesi e già viene insegnato nelle scuole del Cantone Argovia come incentivo alla coesione nazionale. Stride quindi ancora di più un invito al patriottismo in un contesto in cui si tende a escludere una lingua dal patrimonio culturale nazionale.
Nel 2011 un'analisi della Commissione svizzera di maturità (Csm) ha tracciato la situazione dell'insegnamento dell'italiano nelle scuole superiori alla luce di un'ordinanza secondo la quale tutti i Cantoni devono prevedere la lingua italiana o come materia fondamentale oppure opzionale (quindi scelta dagli allievi tra un pacchetto di materie ritenute di minore importanza). Le conclusioni del Csm sono state lapidarie definendo la situazione insoddisfacente. In alcuni Cantoni solo un liceo offre l'insegnamento della lingua italiana, un modo per aggirare la normativa federale che, di fatto, tende a impoverire la multiculturalità.

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