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Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2013 alle ore 14:54.

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Sembra lo slogan di un vecchio spot interpretato da Nino Manfredi che diceva "più lo mandi giù e più ti tira su". Non stiamo parlando dell'effetto del caffè ma di quello della riforma per la riduzione dei costi della politica in Regione Lombardia.
Su indicazione e per espressa volontà del Presidente del Consiglio lombardo Raffaele Cattaneo sono stati formati dei tavoli di lavoro che hanno prodotto una proposta bipartisan, ad eccezione del M5S, elaborata dalla Giunta.

All'abbassamento degli stipendi, scesi da 8531 euro a 6600 euro lordi per l'indennità di carica, è corrisposto l'innalzamento dei rimborsi lievitati da 2341 a 4500 euro netti a regime forfait ed esentasse a cui vanno aggiunti, per chi ce l'ha, un'indennità di funzione fino a 2700 euro lordi. Punto della discordia o della concordia dipende dai punti di vista è il "ritocchino"sostanziale sulla quota mensile dei rimborsi, impropriamente definiti dato che in qualità di forfait non devono essere giustificati da scontrini e da fatture delle spese. Per il M5S si tratta di un vero e proprio "bonus spacciato come rimborso spese" ideato per "discostarsi il meno possibile dai trattamenti percepiti fino ad oggi sfruttando i margini di manovra concessi dai provvedimenti, così come accaduto in molte altre Regioni". L'effetto "rimbonus" lo si è già visto sulle cifre delle buste paga dei consiglieri regionali erogate dopo il primo mese e mezzo di lavoro: 16384. euro netti . Vale a dire, come previsto, che i consiglieri continuano a prendere come prima, sui 9000 euro al mese, nonostante il decreto Monti.

Siamo ben lontani dai cinquemila euro lordi più un tetto massimo di tremila euro, come rimborso mensile per spese sostenute e documentate dettagliatamente, proposto dal M5S tanto che per reazione hanno lasciato la commissione Garavaglia. (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-09/lombardia-bonus-travestiti-rimborso-104209.shtml?uuid=Ab0FGLuH). Va detto che la maggioranza che sostiene il parlamentino lombardo sui costi della politica non è allineata al Governo Letta che al primo Consiglio dei Ministri ha operato l'eliminazione dello stipendio aggiuntivo dei ministri rispetto all'indennità parlamentare, destinando il ricavato a tutela di chi perde il lavoro. La proposta per il presidente di giunta e di Consiglio e a tutti gli altri consiglieri con incarichi in Regione Lombardia prevede infatti una indennità di funzione che si aggira come detto fino a 2700 euro mensili.

Insomma per quanto lo si mandi giù lo stipendio ci sono poi tante altre voci in grado di tirarlo su e farlo tornare ai livelli "consoni" e consueti della politica locale, nonostante da tempo si dibatta sui costi della politica.

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