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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2013 alle ore 16:44.

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Francois Hollande (AFP)Francois Hollande (AFP)

Quattro proposte per «far uscire l'Europa dal suo torpore», tra cui un governo economico europeo e una capacità di bilancio vera e propria della zona euro per dare vita in due anni a una piena unione politica europea. È l'iniziativa che il presidente francese François Hollande ha lanciato nella seconda conferenza stampa del suo mandato, convocata all'Eliseo a poco più di un anno dalla nomina, con una popolarità ai minimi e un'economia che arranca sempre più. Anche per effetto di un'austerity che - la diagnosi è sempre del presidente - causa recessione. «Oggi però comincia il secondo anno, che definirei di offensiva», ha aggiunto il capo dello Stato, che ha anche sottolineato il «pieno accordo» con il premier italiano Enrico Letta sulla compatibilità tra risanamento e crescita.

Un governo per l'Eurozona

L'offensiva di Hollande è imperniata su un progetto in quattro punti. Il primo, e più ambizioso, è «un governo economico dell'Eurozona che si riunisca ogni mese intorno a un unico presidente. Questo governo - ha aggiunto Hollande - discuterà le principali decisioni economiche e politiche degli Stati membri, armonizzerà le politiche fiscali e lancerà una battaglia contro le frodi». Si tratta di un passo avanti rispetto alle tradizionali remore francesi sulla cessione di sovranità.

Gli altri capisaldi del rilancio

Il presidente francese ha proposto poi altri tre altri punti con cui rilanciare l'Europa. In particolare, intende «mobilitare subito il bilancio Ue per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro», ma anche «definire una strategia di investimento comune per il mondo dell'industria, tra cui una comunità europea per l'energia, che si concentri soprattutto sulle rinnovabili.» Infine, propone una nuova tappa di integrazione, con una capacità di bilancio. dell'intera zona euro e una graduale mutualizzazione del debito. Un punto, questo, destinato a sollevare l'opposizione tedesca, anche se Hollande si è detto fiducioso di trovare un compromesso con la Germania. «Se l'Europa non avanza, cade, anzi, si cancella dalla carta del mondo e dall'immaginario dei popoli», ha avvertito.

L'intesa con l'Italia

Nella sua conferenza stampa il presidente francese ha citato anche il rapporto con l'Italia. C'è «pieno accordo» con il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta, ha detto, sul fatto che «la correzione delle traiettorie e l'obiettivo di riduzione dei deficit possano essere compatibili" con la crescita. Hollande ha poi citato anche l'occupazione giovanile come tema di intesa con Letta.

Emergenza occupazione e pensioni da riformare

Ieri i dati diffusi da Eurostat hanno confermato che Parigi, con il secondo trimestre consecutivo di calo del Pil (-0,2%), è tornata in recessione. E oggi l'Insee, l'istituto di statistica nazionale, ha certificato un nuovo calo dell'occupazione: nel primo trimestre sono stati persi 20.300 posti di lavoro (-0,1%), in un anno 133.800 impieghi (-0,8%) nei settori di mercato esclusa l'agricoltura.

Hollande ha parlato anche di lavoro. «Ripeto qui davanti a voi - assumendo dei rischi, ma anche delle responsabilità, che la curva della disoccupazione può invertirsi entro la fine dell'anno». E, sul fronte previdenziale, ha precisato che bisognerà «lavorare più a lungo» perché l'attuale sistema previdenziale non è sostenibile.

Le voci di rimpasto

Il grave quadro economico ha accresciuto negli ultimi giorni la pressione sul presidente per un rimpasto di governo. Hollande ha però aperto la conferenza stampa ringraziando «lo sforzo del governo e dei francesi», che ha permesso di «ottenere tempo, due anni» da Bruxelles per il raggiungimento degli obiettivi di risanamento. E ha ribadito la fiducia nel premier Jean-Marc Ayrault, escludendo un rimpasto, perlomeno nell'immediato.

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