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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2013 alle ore 14:58.

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Ci sono posti destinati alla ribalta nazionale, anche se periferia della penisola. San Luca, piccolo centro calabrese che conta meno di quattromila anime, è uno di questi. Le attenzioni mediatiche se le conquistò nel 2007, con la strage di Duisburg. Oggi, invece, il Consiglio dei Ministri ha sciolto il Comune per condizionamenti da parte della criminalità organizzata. L'ennesimo, in Calabria, regione che detiene il primato nazionale degli enti infiltrati dalla ‘ndrangheta, e quindi sciolti dal Ministero degli Interni.

San Luca è il paese che diede i natali a Corrado Alvaro, il poeta che descrisse l'Aspromonte come nessun altro. Ma da sempre, San Luca, è anche considerato il cuore pulsante della ‘ndrangheta. Qui l'organizzazione criminale calabrese vanta tradizioni vecchissime. Oggi gli affari dei clan locali sono disseminati in mezza Europa, e i legami con i cartelli sudamericani della coca sono saldissimi.

La strage di Duisburg
Partì da San Luca, Giovanni Strangio, alla volta di Duisburg (nella ricca e fiorente Germania del nord), dove sei ragazzi - anche loro sanlucoti - vennero barbaramente trucidati da una pioggia di piombo davanti a un ristorante. Era il ferragosto del 2007, e quella mattanza fece conoscere San Luca anche ai tedeschi: "Un posto triste, con i muri grigi" disse il detective Hoffmann, titolare delle indagini sulla strage, in un'intervista.

Il sindaco accusa la Regione
Ora il Comune è stato sciolto per ‘ndrangheta. E detta così, pare quasi una non notizia. Ma il sindaco, Sebastiano Giorgi, non accetta di buon grado la scelta del Governo e getta pesanti accuse sulla Regione Calabria. Una Regione Calabria governata da Giuseppe Scopelliti, che lo stesso Giorgi sostenne alle elezioni candidandosi nel 2010 nella lista "Noi Sud con Scopelliti".
"Sciolgono il mio Comune e poi, in Calabria, hanno un consiglio Regionale pieno di indagati. Vorrei ricordare che il sindaco di Reggio Calabria (Comune sciolto per mafia ndr) detiene la carica regionale di assessore alle attività produttive. Se San Luca è Mafia allora è tutto Mafia. Anche la Regione e la Provincia ". E quando gli si ricorda che questa maggioranza regionale è stata appoggiata anche da lui, Giorgi risponde: "Alle ultime politiche ho votato per Beppe Grillo".

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