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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2013 alle ore 18:23.

Pioggia, vento, freddo. Il maltempo non accenna a lasciare libero il campo e almeno per i prossimi giorni continuerà a imperversare sulla penisola. Ma il peggio arriverà sabato. «Nel fine settimana - spiega Luca Mercalli, meteorologo della Società meteorologica italiana (Smi) - ci sarà un'ulteriore discesa del colonnino di mercurio, causata dall'arrivo di una corrente di aria fredda dal Nord Eeuropa. Ci potremmo ritrovare con temperature notevolmente più basse di quelle attuali: anche 5 gradi al mattino, in pianura».
Ma si tratta di un fenomeno in linea con le medie stagionali, oppure di un'anomalia del clima? E quali sono le cause di una stagione così lunga e piovosa? «Non c'è un spiegazione chiara - spiega Mercalli -: l'attuale configurazione climatica rientra nella variabilità che è tipica della stagione primaverile. Il fatto è che da almeno dieci anni ci eravamo abituati a primavere più precoci e decisamente più calde. Invece, un secolo fa, le primavere erano esattamente così: mio nonno non si stupirebbe affatto di queste piogge». «C'è anche da dire - continua il meteorologo - che sono almeno tre mesi che passiamo da una perturbazione a un'altra, quasi ininterrottamente. L'attuale percezione, dunque, è l'effetto di un "totale cumulato" che risale al mese di marzo. Però non si tratta di un'anomalia. Il fatto anomalo, semmai, è che a Mosca si registrino da una settimana temperature da record, che sfiorano i 30 gradi, un fenomeno mai accaduto prima».
Perché accade? «In questo periodo - spiega Mercalli - ci sono due anticicloni posizionati, rispettivamente, uno sull'Atlantico e uno sulla Russia. Ecco perché a Mosca, in questi giorni, la stagione è così calda. In genere, queste configurazioni non sono mai statiche. Quest'anno, invece, la situazione è meno dinamica del solito: così, tra i due anticicloni si è creato un canale, attraverso cui passa l'aria più fredda e umida proveniente dal Nord, fino ad arrivare sull'Italia. È difficile dire quali siano le cause di questa configurazione: si tratta di una normale turbolenza atmosferica che in genere è più frequente al Nord. Noi non evavamo più abituati a queste condizioni climatiche».
A questo punto la domanda è d'obbligo: quando arriveranno il sole e il caldo? «È possibile fare previsioni ragionevoli solo per una settimana e non oltre. Un dato però è certo. Ormai la stagione va avanti e, ragionevolmente, più a lungo durano le perturbazioni e più esiste la probabilità che vengano presto sostituite da condizioni di beltempo».
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