Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 maggio 2013 alle ore 19:33.

My24
Il Ministro per le Riforme Costituzionali, Gaetano Quagliariello. (LaPresse)Il Ministro per le Riforme Costituzionali, Gaetano Quagliariello. (LaPresse)

Il Governo non avrà alcun impegno diretto sulla riforma elettorale. Lo sottolinea il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello che, al termine del vertice alla Camera, spiega: «Il Governo è interessato alla mozione in quanto impegnato» nel processo di riforma costituzionale. «Speriamo - aggiunge - che» quanto verrà scritto nella mozione di maggioranza «sia vicino ai desiderata del Governo». Tuttavia, scandisce il ministro, «il Governo ha un impegno: fare le riforme costituzionali e la riforma elettorale insieme» ed esprime l'auspicio »che si metta intanto in sicurezza l'attuale sistema elettorale, ma non va oltre».

Stralciare la riforma elettorale dalla mozione di maggioranza
Stralciare la riforma elettorale dalla mozione di maggioranza che sarà votata domani dal Parlamento e con la quale i partiti che sostengono l'esecutivo impegnano il governo ad avviare il percorso delle riforme istituzionali, è stato il punto di caduta per raggiungere una mediazione tra le posizioni divergenti di Pd e Pdl. Fonti presenti al vertice, che si è svolto alla Camera, spiegano infatti che alla fine - al di là di singole posizioni - si é convenuto di non inserire nella mozione alcun riferimento alla legge elettorale nel suo complesso, né tantomeno alla cosiddetta clausola di salvaguardia.

Clima teso nel Pdl sulle riforme
Clima teso nel Pdl, anche dopo la nuova riunione del gruppo a Montecitorio sulle riforme. Anche se il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, assicura che «l'accordo sulla mozione di maggioranza è stato chiuso». Le prime tensioni si sono avvertite durante l'assemblea dei parlamentari svoltati stamane nell'Auletta di Montecitorio. I malumori sono emersi via via che le uscivano le indiscrezioni sui contenuti del possibile accordo con il Pd. Dopo il vertice con Pd, Scelta civica e governo alla Camera, Renato Brunetta ha dribblato i giornalisti portando con sé alcune copie della bozza del testo e ha deciso di riconvocare il gruppo per fare il punto della situazione.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi