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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2013 alle ore 10:28.

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Primavera fredda per i consumi interni italiani, ancora in calo ad aprile: -3,9% su base annua, secondo l'indicatore di Confcommercio Icc, 17ma variazione negativa in 20 mesi. Particolarmente allarmante il dato relativo ai beni e servizi per le tlc, spesso in controtendenza, che segna una flessione del 2,5% su base mensile e dello 0,1% sull'anno. Su base mensile, il calo dei consumi è dello 0,1%, ma nei primi quattro mesi dell'anno la flessione è del 4,4%, a fronte del 3,3% del primo quadrimestre del 2012.

In una nota, Confcommercio segnala come «il deteriorarsi delle condizioni occupazionali e reddituali delle famiglie stia determinando una dinamica della domanda, in questa prima parte del 2013, ancora più negativa rispetto a quanto rilevato nei primi mesi del 2012». Nel rendere noti i dati dell'Icc Confcommercio richiama anche l'indagine rapida di Confindustria che ha evidenziato a maggio un calo della produzione industriale, in termini congiunturali, dello 0,1%, dopo il +0,2% di aprile.

I dati degli ultimi mesi lasciano presupporre un'attenuazione nella caduta della produzione, anche se le indicazioni provenienti dagli ordini (in calo dello 0,4% a maggio), non lasciano margini per ipotizzare, a breve, un significativo miglioramento dell'attività produttiva. In questo contesto, il clima di fiducia delle imprese, pur risultando ancora ai minimi, è leggermente migliorato a fronte di un deterioramento di quello relativo alle famiglie.

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