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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2013 alle ore 22:10.
L'ultima modifica è del 07 giugno 2013 alle ore 16:17.

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La presidente della Camera, Laura Boldrini (Emblema)La presidente della Camera, Laura Boldrini (Emblema)

«Le dichiarazioni di Beppe Grillo, scomposte e offensive, tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia. Sono dannose per il paese, per la sua immagine all'estero, per chi lavora a rinnovare le istituzioni rendendole più sobrie, efficaci e trasparenti e per gli stessi deputati del gruppo M5S, presenti con grande impegno nell'attività della Camera». La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha risposto duramente al post di Beppe Grillo contro il Parlamento pubbblicato sul blog.

«Grillo - ha sottolineato la presidente della Camera - si ostina a chiudere gli occhi sui cambiamenti in corso: la riforma del regolamento della Camera, avviata nelle prime settimane della legislatura, porterà proprio a ridare centralità all'attività parlamentare, limitando il ricorso ai decreti legge, rafforzando il ruolo delle commissioni e dando un iter certo e rapido alle proposte di legge di iniziativa popolare, fin qui troppo spesso ignorate. Lanciare invettive è facile. Cambiare le cose lo è meno, ma alla Camera, anche senza l'apprezzamento di Grillo, ci stiamo provando».

Grillo: «Boldrini? Non è stata eletta da nessuno»
«Io fascista? Anche oggi mi hanno attaccato dopo che ho detto che il Parlamento è una scatola vuota con dei fuorilegge che fanno le leggi». Lo ha detto Beppe Grillo questa sera ad Assemini. E replicando a Laura Boldrini, ha aggiunto: «Sembra di sentire Berlusconi quando diceva che non bisogna parlare di mafia per non danneggiare l'immagine dell'Italia. Ma la Boldrini non è stata eletta da nessuno, è stata messa lì da Sel, è stata nominata... Sono tutti d'accordo e l'opposizione è finta». Poi ha scherzato: «Non devo gridare. Se mi venisse un infarto, sarebbe un disastro per tutti. Ma non mi viene, non vi preoccupate, mi alleno».

Cosa aveva detto il leader M5S
La scatola di tonno - che per Beppe Grillo è il Parlamento italiano - è vuota. «Camera e Senato, sono diventati un luogo di nominati che approvano le leggi del Governo», insomma il Parlamento - ha scritto l'ex comico sul suo blog - «oggi non serve praticamente a nulla». «O lo seppelliamo o lo rifondiamo», ha concluso.

Deputati e senatori impiegati che pigiano bottoni a comando
Nel mirino di Grillo i deputati e i senatori. «I parlamentari nominati dai partiti - ha rilevato Grillo - non rappresentano nessun elettore, neppure se stessi. Sono solo impiegati con un ottimo stipendio adibiti a pigiare bottoni a comando. Qualcuno, scelto tra i più fedeli, viene utilizzato alla bisogna per raccontare frottole in televisione su canali lottizzati».

Il Governo non deve sostituirsi al Parlamento
«Fare leggi - ha ricordato Grillo - è il suo compito, ma le leggi, al suo posto, le fa il Governo sotto forma di decreti a pioggia, quasi sempre approvati in aula. Il Governo, in teoria, ha il compito di governare, non di sostituirsi al Parlamento. Camera e Senato, sono diventati un luogo di nominati che approvano le leggi del Governo».

L'attacco a Monti: è il Parlamento a sfiduciare l'esecutivo
«Il Parlamento - ha continuato il leader di M5s - può sfiduciare il Governo in carica, unico titolato a farlo, sempre secondo la Costituzione (art. 94). Ma anche questo potere gli è stato sottratto con l'avvento di Monti eletto senza alcun voto di sfiducia a Berlusconi».

Parlamento «tomba maleodorante della II Repubblica»
Quindi, la conclusione del ragionamento: «Il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se accorgerebbe. È un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo. La scatola di tonno è vuota. Ripeto: la scatola di tonno è vuota».

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