Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2013 alle ore 16:46.

My24
Turismo, settore in crisi: in calo presenzeTurismo, il «petrolio degli italiani» sente la crisiTurismo, settore in crisi: in calo presenze (-0,8%) e occupati (-4,7%). Federalberghi chiede lo stato di crisiTurismo, settore in crisi: in calo presenze (-0,8%) e occupati (-4,7%). Federalberghi chiede lo stato di crisiTurismo, settore in crisi: in calo presenze (-0,8%) e occupati (-4,7%). Federalberghi chiede lo stato di crisiTurismo, settore in crisi: in calo presenze (-0,8%) e occupati (-4,7%). Federalberghi chiede lo stato di crisi

Il turismo italiano è entrato da tempo in un tunnel, come conferma l'ultimo monitoraggio mensile deell'Osservatorio turistico-alberghiero di Federalberghi, che stima a -4,7% il crollo dell'occupazione registrato dal settore tra gennaio e maggio di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2012. Abbastanza, secondo il Centro studi della Federazione, per parlare di «danno incalcolabile» per il nostro paese e prospettare lo stato di crisi occupazionale per il comparto.

Occupati in calo, gli effetti sui consumi interni
In una nota, il presidente della Federazione e neo eletto al Senato nelle fila del Pdl, Bernabò Bocca, prende spunto dai dati dell'Osservatorio (basati su interviste con metodologia casuale internet 2.816 imprese, distribuite a campione sul territorio nazionale) per l'arretramento degli occupati sia a tempo indeterminato (-4,6%) che determinato (-4,9%) rappresenta un taglio ai redditi di molte famiglie che porterà ad un ulteriore calo dei consumi.

Presenze alberghiere a due velocità: meno italiani, più stranieri
A questo, si aggiunge il calo ulteriore delle presenze alberghiere (-0,8% nei primi 5 mesi dell'anno), che rispecchia un turismo a due velocità, «con gli italiani in costante frenata (-4,7%) e gli stranieri in crescita (+3,1%), anche se spinti da tariffe al ribasso». «Da soli - conclude il presidente di Federalberghi - imprese e sindacati, non ce la possono fare». Tra le richieste al Governo, la proclamazione di uno stato di crisi occupazionale per il settore, «per ottenere quei puntelli senza i quali lo svuotamento dei reparti nelle varie imprese turistiche potrebbe divenire un pozzo senza fondo».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi