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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2013 alle ore 11:01.

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Adele GambaroAdele Gambaro

Presentandosi al meetup di Bologna, lo scorso dicembre, la futura senatrice a cinque stelle Adele Gambaro si dichiarava consapevole della «enorme responsabilità» di candidarsi al Parlamento. Sei mesi, un'elezione a Palazzo Madama e una dichiarazione esplosiva dopo, i fatti le danno ragione. Perché l'attacco della Gambaro a Grillo («Stiamo pagando i toni e la comunicazione, i suoi post minacciosi») potrebbe essere la tegola di troppo su un Movimento in crisi aperta.

Genovese ma residente a Bologna, classe 1964, un marito, due figlie. E un curriculum di tutto rispetto: laurea in Scienze Politiche all'Università di Ginevra, master di primo livello in Diritto dell'Unione Europea al Centre Universitaire des Communautés Européennes, esperienza decennale nella consulenza e nell'assistenza tecnica per le piccole e medie imprese. Gambaro incrocia la politica nel 2009, con una candidatura tra i 5 Stelle alle comunali di Bologna: zero voti. Non le va meglio nel 2010, con l'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna. Poi l'exploit del 2013: quarta alle «parlamentarie» del Movimento, Gambaro sbarca a Roma come seconda tra gli eletti della circoscrizione regionale. In Emilia la ricordano come «molto attiva sulle politiche ambientali». E a Roma si era ritagliata uno spazio nella terza commissione permanente (Affari esteri e immigrazione).

A proposito di Bologna. In difesa della dissidente interviene Giovanni Favia, consigliere indipendente nella giunta dell'Emilia Romagna. Anche lui ex -grillino, anche lui liquidato via blog per una fronda nel movimento che indispettiva le direttive da Genova. Scrive Favia su Twitter: «Il Movimento è il suo giocattolo e a chi osa criticarlo viene gentilmente mostrata l'uscita. Complimenti ad Adele per il coraggio». Se si aggiunge Federica Salsi, è la terza bomba sul Movimento in arrivo dal capoluogo emiliano. Nel 2011, la «rivoluzione grillina» partiva dalla città delle due torri, con un 9,5% alle amministrative e il candidato sindaco Massimo Bugari volto della nuova politica a Palazzo D'Accursio. Due anni dopo, la fronda dei 40 parlamentari potrebbe scattare da una bolognese. Con la parabola del Movimento che corre sui binari del diretto Bologna-Roma.

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