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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2013 alle ore 21:17.

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Nuove rivelazioni di Snowden: «Gli Usa spiano Cina e Hong Kong». Si dimette il vice della Cia

Il vice direttore della Cia, Michale Morell, si è dimesso. Al suo posto il presidente americano, Barack Obama, ha nominato Avril Haines. Morell entrerà a far parte dello staff di consiglieri della Casa Bianca che si occupa di intelligence.

Intanto Eric Snowden, la "talpa" che ha svelato i vasti programmi segreti del governo americano per sorvegliare le comunicazioni telefoniche e Internet dei cittadini, adesso lancia nuove pesanti accuse: Washington ha commesso per anni atti di pirateria e spionaggio informatico anche ai danni della Cina e di Hong Kong.

Uno dei programmi utilizzati sarebbe stato proprio Prism, che ha consentito ai servizi segreti l'accesso in America ai server di grandi società tecnologiche quali Google, Yahoo, Apple e Microsoft. La National Security Agency avrebbe esteso l'efficacia del programma anche a persone e istituzioni a Hong e in Cina, stando a Snowden. Queste attività di hacking sarebbero cominciate nel 2009 e tra le centinaia di obiettivi ci sarebbero state università e aziende di Hong Kong. Non ha offerto invece indicazioni di pirataria su obiettivi militari.

Le accuse, che potrebbero creare nuovo imbarazzo alla Casa Bianca impegnata in difficili negoziati con Pechino sulla ciber-sicurezza, sono affiorate nel corso di un'intervista a Hong Kong. Il 29enne esperto di tecnologia, ex analista della Cia e dipendente della società di consulenza Booz Allen, ha parlato ha parlato per un'ora al giornale locale in lingua inglese South China Morning Post. Snowden ha indicato che al mondo la Nsa avrebbe condotto almeno 61mila operazioni di pirateria.

Snowden si è rifugiato a Hong Kong dal 20 maggio ed è riapparso dopo aver fatto perdere nei giorni scorsi le sue tracce. «Non sono qui per scappare dalla legge - ha detto - ma per rivelare atti criminali». Ha affermato di aver paura per sé e per la sua famiglia e di credere che gli Stati Uniti stiano facendo pressioni indebite affinchè Hong Kong lo consegni alle autorità americane. «Ho fiducia nel sistema legale di Honk Kong», ha tuttavia dichiarato. Washington sta al momento ancora considerando un'incriminazione di Snowden.

I controlli hanno «evitato decine di potenziali attacchi terroristici». Così il generale Keith Alexander, direttore della National Security Agency e capo della divisione per la Cyber sicurezza, ha giustificato la decisione del governo americano di controllare segretamente le comunicazioni di milioni di persone. «Come dovremmo difenderci?», ha chiesto Alexander alla Commissione riunitasi a capitol Hill per prendere il caso in esame. Il senatore democratico Richard Durbin ha poi chiesto come fosse possibile che un giovane senza troppa esperienza e senza un diploma scolastico come Edward Snowden - la talpa 29enne che ha svelato i programmi dell'intelligence da Honk Kong - abbia avuto accesso a documenti di cruciale importanza. Alexander ha risposto esprimendo «preoccupazione» per l'accaduto, aggiungendo che «ripercorreremo il processo per capire dove è stato lo sbaglio».

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