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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2013 alle ore 21:24.
L'ultima modifica è del 14 giugno 2013 alle ore 14:24.

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«Decreto del fare», stop a Equitalia su espropri prima casa - Cdm convocato alle 15 - Zanonato: tagli alle bollette per 500 milioni

Stop alle espropriazioni della prima casa da parte di Equitalia, a meno che non si tratti di beni di lusso. Per tutti gli altri immobili, poi, l'agente della riscossione può procedere al recupero coattivo solo se il debito supera i 50mila euro (oggi la soglia è 20mila euro). Capannoni, macchinari pignorati solo fino a un quinto e dati in custodia allo stesso imprenditore debitore. Revoca della rateizzazione dei debiti se si saltano cinque rate e non più due come dispone oggi la norma. La pignorabilità del quinto dello stipendio o del rateo di pensione non potrà mai più riguardare l'ultimo emolumento accreditato sul conto corrente del debitore. Sanato anche il buco sulla riscossione delle multe: la proroga dell'attività di Equitalia fino al 31 dicembre prossimo riguarderà tutte le entrate tributarie o patrimoniali dei comuni o delle società da questi partecipate. Sono queste le principali novità che il Governo è pronto a varare al Consiglio dei ministri di domani con il decreto legge sulla crescita e le semplificazione. Un pacchetto di misure con cui si rivedono i poteri di Equitalia e degli agenti della riscossione, in linea con la risoluzione approvata all'unanimità dalla Commissione finanze della Camera il 21 maggio scorso.

Stop alle espropriazioni della prima casa, ma non su quelle di lusso
Equitalia non potrà più procedere all'espropriazione immobiliare se il contribuente in debito con l'Erario è proprietario di un solo immobile che utilizza come abitazione principale e vi risiede anagraficamente. È quanto prevede una delle modifiche apportate alla riscossione a mezzo ruolo inserita nella bozza del decreto "del fare" che il Governo intende varare domani. Il più volte annunciato stop all'espropriazione della prima casa dei contribuenti in debito con lo Stato, prevede comunque una deroga: Equitalia potrà procedere comunque al recupero del debito rivalendosi sull'immobile se il bene rientra tra le case di lusso ovvero tra le categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile ), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici). Inoltre con un'altra modifica vengono tutelate comunque le ragioni creditorie degli enti impositori per i quali l'agente della riscossione procede , nel caso in cui altri creditori avviino l'epsropriazione o imponfgano altri vincoli reali sul bene. Allo stesso tempo si prevede una sorta di prelazione sul ricavato della vendita conseguente all'esproprio promosso da altri e, nel caso di fallimento del debitore, di consentire a Equitalia di soddisfare le sue pretese.

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