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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2013 alle ore 21:24.
L'ultima modifica è del 14 giugno 2013 alle ore 14:24.

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Espropriazioni immobiliari solo sopra i 50mila euro di debito
Un'ulteriore tutela per i contribuenti in debito con l'Erario arriva dal nuovo limite oltre il quale l'agente delle riscossione può far scattare la procedura esecutiva sugli immobili di proprietà del debitore no adibiti a prima casa. L'importo complessivo del debito oltre il quale l'agente è autorizzato a procedere viene elevato da 20mila a 50mila euro. Inoltre si potrà procedere se saranno decorsi almeno sei mesi dal'iscrizione dell'ipoteca.

Beni strumentali delle imprese
Capannoni, botteghe, macchinari e tutti i cosiddetti beni strumentali individuati dall'articolo 515, comma 3, del Codice di procedura civile che l'imprenditore utilizza per svolgere la sua attività, saranno pignorabili solo per un quinto. E questo anche se il debitore è costituito in forma societaria e in ogni caso se nelle nelle attività del debitore risulta una prevalenza del capitale investito sul lavoro. Non solo. Per dare la possibilità all'imprenditore in difficoltà di saldare i propri conti con lo Stato senza perdere i propri beni necessari alla sopravvivenza dell'azienda vengono allungati oltre i termini ordinari di efficacia del pignoramento e per il primo incanto dovrà essere fissato dall'agente della riscossione soltanto dopo 300 giorni da pignoramento stesso.

Si decade ala rate dopo cinque mancati pagamenti
Per decadere dal beneficio della dilazione di pagamento del debito iscritto a ruolo bisognerà saltare non più due rate consecutive ma un massimo di cinque da considerare nel corso della rateizzazione stessa. Il che vuol dire che, oltre ad aumentare il numero di mancati pagamenti, la nuova norma inserita nella bozza "decreto del fare", proprio per venire incontro ai contribuneti e ai cittadini che nel periodo di pagamento dilazionato del debito si vengono a trovare in ulteriore difficoltà, prevede che i cinque mancati pagamenti non devono essere obbligatoriamente consecutivi. Inoltre, si allungano i tempi concessi al debitore per vendere in proprio il bene immobiliare o mobiliare sottoposto a procedura coattiva. L'eficacia del pignoramento passa da 120 a 200 giorni. Inoltre la vendita del bene sarà al valore determinato dalla legge per il primo incanto.

Limiti al pignoramento del quinto dello stipendio e della pensione
Per evitare che il pignoramento presso terzi da una parte e l'obbligo dell'accredito diretto su conto corrente di stipendi e pensioni sopra i 1.000 euro disposti dal decreto Salva Italia finiscano per penalizzare soprattutto i pensionati e i cittadini più che contrastare realisticamente l'uso del contante, il Governo ha inserito nel pacchetto sulla riscossione a mezzo ruolo anche un limite alla pignorabilitùà di queste somme in caso bussi l'esattore: stipendi e pensioni superiori a 1.000 euro accreditati direttamente su conti correnti bancari e postali intestati al debitore non potranno includere l'ultimo stipendio o l'ultima pensione accreditata sul quel conto. In sostanza l'ultimo stipensio e l'ultimo rateio di pensioni accreditati non saranno mai aggredibil dall'esattore e dovranno restare nella piena disponibiliotà del cittadino o del pensionato.

Riscossione di Equitalia prorogata a fine anno anche per le multe
Nella bozza del Dl è previsto anche un correttivo alla recente proroga dei poteri di riscossione di Equitalia fino al 31 dicembre 2013. Rispetto alla versione contenuta nella legge sui debiti della Pa lo slittamento vale anche per le attività di recupero delle multe. Inoltre si dà facoltà ai comuni di costituire dei consorzi con le società di Equitalia cui affidare tutte le attività di riscossione.

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