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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2013 alle ore 08:41.
È fissato per le 15 un incontro bilaterale tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ed il premier Enrico Letta, prima dell'inizio dei lavori del G8 in Irlanda del Nord. Lo comunicano fonti di Palazzo Chigi, riferendo che alle 13.45 Letta avrà anche un incontro con il premier canadese Stephen Harper, mentre per le 14.30 è fissata una riunione di coordinamento con i leader europei. L'ultimo bilaterale in agenda oggi per Letta a margine del G8 di Lough Erne - dopo l'incontro con Harper alle 14,30 ora italiana (le 13,30 ora di Belfast) ed alle 15 con Obama - sarà' alle 20,45 con il premier giapponese Shinzo Abe.
La crescita e il lavoro, e poi l'equità attraverso una più efficace lotta all'evasione fiscale e il possibile rilancio del negoziato per l'accordo commerciale tra Europa Unita e Usa. Ma sul buon esito del G8 che si apre oggi in Irlanda del Nord, pesa soprattutto un'incognita: l'impatto che la questione siriana avrà sul vertice. Al suo esordio a un summit dei Grandi, Enrico Letta dovrà affrontare questioni che vedono gli Otto divisi, e divisi al loro interno anche gli europei. È fissato per le 15 un incontro bilaterale tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ed il premier Enrico Letta, prima dell'inizio dei lavori del G8 in Irlanda del Nord. Lo comunicano fonti di Palazzo Chigi, riferendo che alle 13.45 Letta avra' anche un incontro con il premier canadese Stephen Harper, mentre per le 14.30 e' fissata una riunione di coordinamento con i leader europei. L'ultimo bilaterale in agenda oggi per Letta a margine del G8 di Lough Erne - dopo l'incontro con Harper alle 14,30 ora italiana (le 13,30 ora di Belfast) ed alle 15 con Obama - sara' alle 20,45 con il premier giapponese Shinzo Abe.
Anche per questo prima dell'inizio del vertice alle 12, ci sarà una riunione tra il premier italiano, il padrone di casa David Cameron, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. Si cercherà di ridurre al minimo le distanze tra gli europei sui due temi più controversi: da un lato le resistenze francesi all'accordo di libero scambio transatlantico, con la richiesta di una "eccezione culturale" al libero scambio per proteggere in particolare l'industria cinematografica transalpina, dall'altro lato le divergenze sulla Siria che vedono Italia e Germania contrarie alla cessione di armi ai ribelli e i britannici schierati invece con gli americani.
Tutti dossier che Letta ha preparato a fondo in un lungo incontro ieri pomeriggio con il ministro degli Esteri Emma Bonino, di ritorno dal bilaterale con l'omologo russo Lavrov. L'Italia cerca una mediazione: evitare la fornitura di armi ai ribelli, ma cercare di coinvolgere la Russia di Vladimir Putin - che Letta incontrerà in una bilaterale - nel tentativo di fermare le violenze. Mediazione resa più complicata, ammettono da palazzo Chigi, dalla netta presa di posizione di Putin contro l'ipotesi che europei e americani riforniscano l'arsenale dei ribelli.
In mezzo a questi temi e alle tre 'T' che Cameron ha indicato come agenda del vertice (trade, transparency e tax), il premier è riuscito a inserire la lotta alla disoccupazione giovanile: priorità che Letta ha già imposto al Consiglio Europeo di fine giugno, e che ora prova ad estendere anche al G8. Letta approfitterà dell'occasione per far sentire sulla Germania anche il peso di Barack Obama, che da palazzo Chigi assicurano condivida pienamente l'impostazione italiana. Il primo incontro bilaterale del premier con il presidente Usa Barack Obama avverrà intorno alle 14 ora locale. Nessuna tentazione di isolare la Germania, considerata dannosa da Letta, ma comunque la speranza di agevolare una posizione di Angela Merkel più aperta rispetto alle istanze di Italia, Francia e Spagna al prossimo Consiglio Ue. Anche se a palazzo Chigi sanno bene che prima delle elezioni tedesche di settembre sarà difficile strappare a Berlino aperture sulla "golden rule" per gli investimenti. Sempre oggi, dopo il pre-vertice fra i leader Ue, Letta incontrerà il premier canadese Harper.
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