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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2013 alle ore 17:50.

Saccomanni: l'Italia deve concentrarsi sull'utilizzo dei fondi comunitari disponibili

L'Italia intanto deve concentrarsi nell'utilizzo dei fondi comunitari già disponibili: «Siamo indietro nell'utilizzo di quelli computati e autorizzati; cerchiamo di utilizzarli tra un po', tra l'altro, scade il periodo della programmazione finanziaria 2013. Sono fondi che sono da utilizzare per finanziare progetti monitorati dall'Unione europea. Ci sono anche tante esigenze di spesa corrente - aggiunge - però oggi anche per uscire dalla fase di ristagno degli investimenti pubblici per tanti anni non fatti, la priorità va data al rilancio degli investimenti: da quelli parte il rilancio e la crescita».L'accordo raggiunto ieri sera all'Eurogruppo sulla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell'Esm è «un segnale importante» per i mercati. A dirlo è stato il ministro del'Economia Fabrizio Saccomanni, nel corso di una conferenza stampa a Lussemburgo, durante una pausa dei lavori dell'Ecofin, che sta negoziando un'intesa sulle regole relative alla risoluzione ordinata delle banche.

Dopo la chiusura della procedura di deficit eccessivo «in linea di principio sotto il 3% possiamo fare quello che ci pare», spiega Saccomanni. L'Italia, ricorda il ministro, si é fatta promotrice di «una rivisitazione della strategia europea». Non c'é quindi una richiesta di «concessioni particolari: noi vogliamo essere in linea con le regole e farci carico di una strategia di maggiore crescita e occupazione». Le proposte sul tappeto, ricorda il ministro, sono «scomputare il cofinanziamento nazionale dei progetti europei
ma ancora se ne discute. Poi c'é l'anticipo del meccanismo di garanzia per l'occupazione giovanile e il tema dell'utilizzo accelerato su fondi già stanziati. Queste le cose in discussione - aggiunge - poi si può chiedere di tutto se ci fosse una situazione di consenso per un riesame delle regole generali che per il momento non c'é».

Le raccomandazioni della Ue all'Italia sulla fiscalità (Iva e la tassazione della proprietà immobiliare) «sono condivisibili» osserva il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni in una pausa dei lavori dell'Ecofin. Saccomanni, senza rispondere alla domanda diretta sull'eventuale slittamento dell'aumento dell'Iva a luglio, ricorda che sulla fiscalità «stiamo studiando tutte le opzioni. L'obiettivo - aggiunge - é trovare le intese più larghe possibili per non creare nuovo debito e, se possibile, promuovere un meccanismo di riforma che in futuro renda meno gravoso l'intervento di finanza pubblica».

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