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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2013 alle ore 12:49.

Si sono susseguite nella notte una decina di scosse di terremoto tra la Lunigiana e le Alpi Apuane, dove ieri si è verificato un sisma di magnitudo 5.2. La più forte, di magnitudo 3.4, è stata registrata, dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, alle 3.56 ed è stata localizzata nel distretto sismico Alpi Apuane. La prima scossa della notte è stata registrata alle 00.21 con magnitudo 2.6 nel distretto sismico della Lunigiana, l'ultima, con magnitudo 2, questa mattina alle 7.59 sempre nella zona della Lunigiana. Ad avvertire il terremoto i comuni delle province di Lucca e di Massa Carrara.
Circa mille persone, secondo una prima stima approssimativa, hanno dormito all'aperto, la notte scorsa, nei paesi colpiti dallo sciame sismico, che ha gettato le popolazioni locali nella paura. Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, ha visitato le aree colpite dal sisma: «Stiamo procedendo, a norma di legge, per perseguire penalmente chi procura allarme, chi anche sui siti dà orari di possibili nuove scosse». Così Franco Gabrielli, commentando le voci di possibili nuovi terremoti: «Sono cose che hanno solo un profilo
criminale, per creare preoccupazione nella popolazione»
Ore 12.33: la terra trema a Fivizzano
Alle 12.33 un terremoto di 5.2 gradi della scala Richter, con una profondità di 5 chilometri, quindi abbastanza superficiale, ha riportato la paura anche se i danni, alla fine, sono stati limitati. Epicentro in Lunigiana, tra Fivizzano e Casola, in provincia di Massa Carrara. Una zona sismica, che nei secoli scorsi è stata spesso colpita da violenti terremoti. Qualcuno stamani ha ripensato ai racconti di chi c'era nel 1920, quanto a Fivizzano vi furono morti e feriti. Oggi solo 4 contusi, tutti presentatisi al pronto soccorso con i propri mezzi, e una persona colta da infarto e trasferita in ospedale
con l'elicottero. Uno dei quattro contusi è una donna in attesa di un figlio, scivolata mentre usciva di casa.
«Avevamo già avuto paura sabato scorso, quando poco alle 20.40 c'è stata una scossa di 3.2 gradi», dice il sindaco di Fivizzano Paolo Grassi.
I centralini dei vigili del fuoco e dei carabinieri hanno suonato in tutto il centro nord. Gente in strada soprattutto in Emilia Romagna: a Reggio è stata evacuata la sala dove stava parlando il ministro Idem.
A Milano evacuata la Borsa
Fatti evacuare molti edifici, anche la Borsa di Milano, in tante città. A Firenze il sisma è stato avvertito in strada. In provincia di Lucca, a Minucciano, a pochi chilometri dall'epicentro, così come a Fivizzano e in alcune frazioni, la paura è stata grande
e ci sono diverse abitazioni lesionate, i vigili del fuoco stanno effettuando le verifiche necessarie.
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