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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2013 alle ore 08:12.

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Lei vuole spostare i flussi di cassa dalle opere che non spendono a quelle che in un dato momento sono capaci di spendere effettivamente?
Vediamo il tiraggio effettivo delle opere e ci regoliamo di conseguenza.
Ci fa un esempio?
Prendiamo l'esempio del terzo valico per cui ho ricevuto tante proteste, come se volessimo definanziare l'opera. Noi non definanziamo né rallentiamo niente, però dobbiamo dire le cose come stanno.
Come stanno?
Il primo lotto costruttivo è stato finanziato nel 2010 con 700 milioni. E quanto è stato speso di quei 700 milioni in quasi tre anni? Sono stati spesi 138-140 milioni per la progettazione e per le opere soltanto 31 milioni in un anno e mezzo. C'è poi un secondo lotto di quell'opera e anche lì sappiamo quanto si è effettivamente speso: tra i 7 e gli 8 milioni. Quindi dico che la cassa di 21 milioni prevista da qui a fine anno è più che sufficiente e che non avrebbe senso oggi tenere lì una cassa di 100 milioni. Se poi qualcuno ci dimostra che si spendono 100 milioni, noi li mettiamo a disposizione.
Cosa le insegna tutto questo?
La domanda che dobbiamo farci è: perché non vanno avanti i lavori? Ci deve essere qualche criticità che noi dobbiamo individuare e risolvere. Una volta risolta, saremo pronti ad accelerare anche la disponibilità di fondi. Però non ci si dica che tagliamo risorse a queste opere perché noi non rallentiamo nulla. Questo meccanimso diventa, anzi, un moltiplicatore di spesa.
Questo vale solo per le grandi opere?
No. Con il fondo revoche taglieremo le risorse alle opere bloccate e le rimetteremo a disposizione delle Regioni. Giovedì vedrò i presidenti delle Regioni e ne parleremo. Sono convinto che l'obiettivo di realizzare veramente le opere debba essere comune a noi, all'Economia, alle Regioni.
Di che altro parlerà giovedì ai Governatori?
Del trasporto pubblico locale e del piano nazionale aeroporti.
Torniamo al decreto. L'Ance dice: filosofia buona, risorse scarse.
Nel prossimo semestre mettiamo a disposizione per le sole opere previste dal decreto 50 milioni al mese di tiraggio vero di cassa. L'anno prossimo arriveremo quasi a 70 milioni di tiraggio al mese. In questi anni passati di grande impegno sulle infrastrutture, solo nel biennio 2003-2004 siamo arrivati a questi livelli di tiraggio con 72 milioni l'anno. Ripeto: il problema è spendere le risorse che ci sono.
Vi siete persi per strada la norma che dovrebbe facilitare il finanziamento dei mutui casa da parte delle banche sulla base dell'accordo Abi-Ance?
Niente affatto. Il tema della casa è prioritario in questo momento. In settimana farò un incontro con Abi, Ance, ministero dell'Economia e Cassa depositi e prestiti.
L'orizzonte è la legge di stabilità, come ha detto Fassina?
Spero anche prima.
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