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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2013 alle ore 18:07.

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Il sindaco di Roma Ignazio Marino (Ansa)Il sindaco di Roma Ignazio Marino (Ansa)

Ennesimo stop al varo della Giunta del neo sindaco di Roma Ignazio Marino, che oggi avrebbe dovuto presentare la sua squadra di governo dopo un lunghissimo confronto con i partiti della maggioranza. A scompaginare i programmi, in extremis, il passo indietro della renziana Lorenza Bonaccorsi, none che ancora questa mattina era dato per certo come nuovo vice sindaco nonché assessore al Commercio, attività produttive e turismo.

Poi, in una nota, l'annuncio della rinuncia da parte della deputata Bonaccorsi, accompagnata da parole di ringraziamento per la proposta di incarico arrivata dal Pd: «Penso che la politica vada presa seriamente, il che soprattutto significa portare avanti il lavoro affidato. Per questo ho scelto di continuare nel mio impegno di parlamentare e nel rinnovamento della politica, così come ritengo sia giusto. Con questa decisione, non presa a cuor leggero, confermo quanto già chiaramente espresso ai dirigenti locali del mio partito: la mia indisponibilità all'incarico di assessore».

Secondo alcune indiscrezioni, al passo indietro di Bonaccorsi avrebbe contribuito anche il veto di Sel alla prospettiva di perdere l'incarico di vicesindaco per uno dei suoi esponenti di punta, Luigi Nieri, in corsa anche come assessore al Bilancio, incarico già ricoperto a livello regionale. A questo punto, per non far slittare troppo l'annuncio ufficiale della composizione della nuova giunta (che nelle intenzioni di Marino dovrebbe comunque andare oltre domani) è corsa contro il tempo per individuare l'ultimo nome assegnato al Pd dalla spartizione post voto, in vista della prima seduta dell'Assemblea capitolina in calendario per il 1° luglio.

Oltre a Paolo Masini (Periferie), Daniele Ozzimo (Casa) ed Estella Marino (Ambiente), tutti del Pd, la nuova giunta dovrebbe comprendere il già ricordato Nieri (Sel), e, come "tecnici", Flavia Barca, la sorella dell'ex ministro Fabrizio Barca, cui dovrebbero andare le Politiche culturali, e Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano Paralimpico, agli Stili di vita e sport. E potrebbero entrare in Giunta anche Alessandra Cattoi e Marina Dragotto dell'Audis (Associazione aree urbane dismesse), all'Urbanistica. In Giunta dovrebbero trovare spazio anche due collaboratori del sindaco, Alessandra Cattoi e Fabio Tricarico. I nodi dovrebbero sciogliersi questa notte, quando sono in vista nuovi incontri tra il sindaco e i partiti: l''idea sarebbe quella di dar vita ad una Giunta composta da 12 persone: 6 tecnici e 6 politici, per metà uomini e altrettante donne.

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