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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2013 alle ore 11:07.

Sgravi contributivi fino a 18 mesi per assumere giovani under 29. Intervalli più brevi tra un contratto a termine e l'altro. Estensione della social card a tutto il Sud. Sono queste alcune delle misure contenute nel Dl sull'occupazione, che ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri. L'intervento sul lavoro varato dal Governo, ha spiegato il premier Enrico Letta, vale «circa 1,5 miliardi di euro» e servirà per «aiutare in un arco di tempo di 18 mesi 200mila giovani, con una maggiore intensità nel Centro-Sud». Ecco l'abc del provvedimento (non definitivo).
APPRENDISTATO
Regole omogenee sul territorio nazionale
Entro il 30 settembre la conferenza Stato-Regioni dovrà adottare le linee guida che disciplinino il contratto di apprendistato professionalizzante che le piccole e medie imprese e le microimprese dovranno adottare entro il 31 dicembre 2015. Nelle more il decreto lavoro che ha ottenuto il via libera del cdm prevede nelle more un pià facile accesso a questa tipologia contrattuale, sulla base di una semplificazione delle modalità di elaborazione del piano formativo individuale.
ASPI
Beneficio al 50% al datore di lavoro che assume
Prevista la possibilità per l'impresa che assume un disoccupato Aspi - la nuova indennità di disoccupazione introdotta dalla riforma Fornero - di avere un bonus mensile del 50% sul residuo Aspi non percepito dal lavoratore perché assunto e che, quindi, gli sarebbe stato corrisposto. Il meccanismo non scatta nel caso di lavoratori che sono stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un'impresa dello stesso o di diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, presentava assetti proprietari sostanzialmente coincidenti.
AUTOIMPRENDITORIALITÁ
Budget da 170 milioni
Il dl sull'occupazione che ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri rifinanzia la legge 185 del 2000 sull'autoimpiego e sull'autoimprenditorialità e delle cooperative no profit. Vengono stanziati in particolare 170 milioni. La legge punta a creare le condizioni per nuove iniziative in aree economicamente svantaggiate sulla base, ad esempio, di contributi a fondo perduto, mutui agevolati per investimenti, assistenza tecnica e formazione. È rifinanziata con lo stesso importo anche la misura "giovani del non profit" (definita nel Piano d'azione coesione) per sostenere progetti del privato sociale.
AZIENDE
Incentivi nuove assunzioni tempo indeterminato
Cinquecento milioni dal 2013 al 2016 per stabilizzare l'occupazione al Sud. Beneficiari: giovani tra i 18 e i 29 anni. Secondo l'Istat, la platea potenziale dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che potrebbero presentare i tre requisiti previsti dal Dl sul lavoro e accedere così al bonus da 18 mesi per l'assunzione a tempo indeterminato è di 4 milioni e 385mila persone. Per quanto riguarda il datore di lavoro, l'incentivo è pari a un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali complessiva per un periodo di 18 mesi e non può superare i 650 euro per lavoratore. Se, invece, il datore di lavoro trasforma un contratto in essere da determinato a "indeterminato" il periodo di incentivazione è di 12 mesi. Alla trasformazione deve comunque corrispondere un'ulteriore assunzione di lavoratore.
BANCA DATI
Coordinamento politiche attive e passive per il lavoro
Per razionalizzare la strategia degli interventi messi in campo per il lavoro, il decreto dispone istituzione di una nuova Banca dati delle politiche attive e passive, che avrà il compito di raccogliere le informazioni esistenti presso altre banche dati (Borsa continua nazionale lavoro, banca dati percettori, ecc.) sui soggetti da inserire nel mercato del lavoro, i servizi erogati per l'inserimento e le opportinità di impiego.
CONTRATTI AZIENDALI
Monitoraggio
Viene previsto il monitoraggio dei contratti aziendali con deposito obbligatorio presso le direzioni territoriali del lavoro; comunicazioni obbligatorie relative all'assunzione, cessazione, trasformazione e proroga dei contratti.
CONTRATTI A PROGETTO
Dimissioni in bianco
Estensione anche ai co.co.pro. delle norme contro le cosiddette "dimissioni in bianco".
CONTRATTI A TERMINE E DI SOMMINISTRAZIONE
Modifica alla legge Fornero: acausalità estesa e intervalli più brevi
Abrogazione del divieto di proroga del contratto "acausale", quello cioè che non indica la causale (si tratta delle motivazioni di carattere tecnico, produttivo e organizzativo che giustificano l'indicazione di un termine al contratto). In precedenza l'acasualità era prevista solo per il primo anno. Arrivano poi intervalli più brevi tra un accordo e l'altro: la pausa tra un contrattto a termine e l'altro torna - come avveniva prima della legge Fornero - a 10/20 giorni, a seconda della durata del contratto. La riforma Fornero aveva invece previsto uno stop di 60/90 giorni).
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