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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2013 alle ore 16:24.

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Battesimo a Roma del movimento Green Italia

Battesimo oggi all'auditorium del museo Maxxi di Roma, del movimento politico "Green Italia". Un movimento, spiegano i promotori, per «mettere l'ecologia nel cuore della politica, offrire agli elettori italiani un'altra scelta da quelle oggi disponibili: la scelta di un progetto politico fondato sull'idea di un "green new deal" per l'Italia». A promuovere "Green Italia" sono, tra gli altri, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante (già parlamentari del Pd), la presidente dei Verdi europei Monica Frassoni, Rossella Muroni e Edoardo Zanchini, direttrice e vicepresidente di Legambiente, imprenditori della "green economy" come Ilaria Catastini , esponenti politici provenienti dalla destra come Fabio Granata, Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola, il presidente dei Verdi italiani Angelo Bonelli, Anna Donati già parlamentare verde e dirigente del Wwf, Francesco Fiore tra gli animatori del progetto civico "Padova 20/20", Giuseppe Gamba presidente di "Azzero CO2".

Della Seta: è un azzardo necessario
«Green Italia – ha sottolineato Roberto Della Seta nel corso del suo intervento – è un azzardo necessario. Dobbiamo convincere i cittadini, e prima ancora la politica, che difendere l'ambiente è tutt'uno con la prospettiva di benessere oggi più vera e concreta. Serve a creare lavoro, a combattere ingiustizie, a guarire l'Italia dalla sua "depressione"». Per Fabio Granata, Green Italia «non è una rifondazione verde. È un progetto politico legato alle specificità italiane, ovvero la bellezza e lo spirito innovativo. La trasversalità riguarda il passato, perché sul futuro con chi affronta questa avventura di Green Italia abbiamo identica visione». Per Monica Frassoni, copresidente del "Green European Party", «è necessario un soggetto che fa dell'ecologia politica, di un "green new deal" il centro della sua azione non perché si cerchi un nuovo contenitore, ma perché riteniamo che senza una trasformazione in "verde" dell'attività economica e dell'organizzazione sociale non si esce dalla crisi, non si cambia l'Italia, non si contribuisce a rilanciare un sogno europeo oggi in panne».

Entro fine anno assemblea costituente
All'incontro oggi di Green Italia hanno partecipato tra gli altri anche Angelo Bonelli ed Ermete Realacci. «Gli spazi culturali e politici per i temi incentrati sull'ambiente e la green economy - ha sottolineato Realacci - sono sicuramente vasti, occorrerà valutare quanto lo siano gli spazi elettorali. Comunque non c'è dubbio che nella politica italiana questa chiave sia oggi pochissimo rappresentata e debba avere molto più spazio». «Green Italia - ha concluso Francesco Ferrante - costituisce oggi il suo comitato promotore, che avrà come compiti raccogliere idee e contribuiti per il programma e avviare il radicamento territoriale, con gruppi di lavoro regionali che organizzeranno appuntamenti locali. Entro fine anno terremo l'assemblea costituente di un soggetto politico vero e proprio, leggero e innovativo ma deciso a pesare nella competizione per il consenso degli italiani».

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