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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2013 alle ore 17:14.

Due giorni fa hanno rassegnato le dimissioni dalle rispettive cariche di direttore generale e vice direttore, e in Vaticano le dimissioni (e le nomine) hanno di norma effetto immediato. In ogni caso questa mattina Paolo Cipriani e Massimo Tulli sono stati visti dentro il Torrione Niccolò V, dove era presente nel suo ufficio anche il presidente, l'avvocato tedesco Ernst von Freyberg.
Inoltre sempre stamani è stata segnalata la presenza nella sede della banca vaticana dell'avvocato Michele Briamonte, che è stato a lungo consulente dello Ior, peraltro in un periodo molto delicato coinciso con il licenziamento dell'allora presidente Ettore Gotti Tedeschi. In una delle interviste rilasciate a fine maggio scorso, von Freyberg aveva dichiarato che Briamonte non era più consulente dell'Istituto (ma altre volte era stato incontrato nelle scale del Torrione).
Tra l'altro a maggio il settimanale l'Espresso aveva rivelato di una sorta di incidente diplomatico occorso all'aeroporto di Ciampino, dove alcuni agenti della Guardia di Finanza volevano effettuare i controlli del bagaglio di Briamonte, arrivato con un volo privato da Torino con un monsignore della Segreteria di Stato, Roberto Lucchini, ma che i controlli non erano stati effettuati perché sarebbe stati mostrati ai militi dei passaporti diplomatici vaticani. Briamonte, in una nota, parlò di normali controlli e dell'assenza di alcun decreto di perquisizione da parte dell'autorità giudiziaria. Dopo le dimissioni di Cipriani e Tulli, von Freyberg ha assunto le funzioni di direttore generale, con l'affiancamento di due manager, Rolando Marranci e Antonio Montaresi.
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