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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2013 alle ore 14:19.

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Napolitano: il Parlamento non può porre veti all'Esecutivo. Consiglio di difesa: sugli F35 decide il Governo

«La facoltà di sindacato delle commissioni parlamentari «non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'esecutivo». È quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale al termine della riunione del Consiglio supremo di Difesa presieduto da Giorgio Napolitano.

Sugli F35 decide il Governo
Sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, e quindi anche sull'acquisto dei caccia F35, decide il Governo. Cosi il comunicato del Consiglio Supero di Difesa che si é riunito questa mattina. Nella nota non si fa esplicito riferimento ai caccia F35, né al recente dibattito parlamentare. Tuttavia il Consiglio Supremo di Difesa spiega che »la progressiva integrazione europea, in coordinamento con l'evoluzione della Nato, e la realizzazione di capacità congiunte costituiscono presupposti fondamentali per l'approntamento di forze in grado di far fronte efficacemente alle esigenze di sicurezza
e di salvaguardia della pace. Questa é la prospettiva da perseguire, anche in considerazione della limitatezza delle risorse disponibili e dell'entità, da un lato, degli
investimenti da effettuare per la sicurezza e la difesa e della gravità, dall'altro, delle esigenze di rilancio della crescita e dell'occupazione».

No al diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici
«A parere del Consiglio Supremo, tale visione é conforme allo spirito ed al disposto della legge 244, anche per quanto attiene alle necessità conoscitive e di eventuale sindacato delle Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, fermo restando che, nel quadro di un rapporto fiduciario che non può che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo».

Riunione presieduta dal capo dello Stato
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto oggi, al Palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio Supremo di Difesa.Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio, Enrico Letta; il Ministro degli Esteri, Emma Bonino; il ministro dell'Interno, Angelino Alfano; il ministro dell'Economia Finanze, Fabrizio Saccomanni; il Ministro della Difesa, Mario Mauro; il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli Mantelli. Hanno presenziato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini. Il Consiglio, nel riaffermare il ruolo insostituibile delle Forze Armate, ha esaminato - si legge nel comunicato del Quirinale - i principali scenari di crisi e l'andamento delle missioni internazionali, anche in vista del decreto autorizzativo per il quarto trimestre, che sarà in linea con gli impegni assunti nella prima parte dell'anno, confermando una sensibile riduzione di presenze e di oneri rispetto al passato.

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